FIRENZE – “Vorrei prevenire quello che viene ipotizzato da alcuni giornali, perché sarebbe davvero un voler colpire colui che si è maggiormente adoperato per riqualificare e rilanciare il Monte dei Paschi”.
Il presidente della Regione Eugenio Giani rispedisce al mittente le indiscrezioni di stampa secondo cui il Tesoro starebbe lavorando alla sostituzione dell’attuale ad di Mps, Guido Bastianini. “Quest’uomo ha guidato come amministratore delegato del Monte dei Paschi una fase estremamente positiva”, ha detto Giani per cui ora Mps è “in una situazione di utili netti, di impieghi, di raccolta, che la rende da sé in grado di fronteggiare una situazione che invece in passato era stata dipinta come molto critica. Altro che chiedergli le dimissioni: gli deve essere data davvero un’attestazione di grande fiducia per il gran lavoro”. Dunque, ha concluso il governatore, “chiederò un’interlocuzione con il ministro Franco, perché non deve nemmeno esistere una cosa di questo genere”, e anzi “ritengo che invece occorra dargli la massima fiducia per andare avanti, come ha fatto superando quelle logiche che, queste sì, in termini speculativi volevano portare a fare del Monte dei Paschi uno spezzatino, con la distruzione della propria identità, cosa su cui mobiliteremo tutta la Toscana perché non avvenga”.
Mps, il 7 febbraio il passo di addio di Bastianini? Il Tesoro alla finestra
Nessun commento invece da Bruxelles. “Non abbiamo assolutamente commenti da fare” ha detto il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer. L’Antitrust Ue segue da tempo da vicino gli sviluppi sulla privatizzazione di Mps. Il termine ultimo per l’uscita del Mef dal capitale del gruppo senese – fissata all’epoca della ricapitalizzazione precauzionale, necessaria a evitare il fallimento della banca che tuttora ha un deficit di capitale malgrado ripetute iniezioni di patrimonio – è scaduto il 31 dicembre 2021. Anche se Bruxelles non ha mai confermato la scadenza, un’informazione market sensitive, in questi mesi ha più volte ricordato che è importante per la banca rispettare gli impegni presi con l’Ue, riferendo di essere in contatto con le autorità italiane.