Attività di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione che si celavano dietro tre centri massaggi a Siena. È quanto hanno scoperto i Carabinieri, in collaborazione con la Polizia Municipale, che ieri, fingendosi clienti, hanno tratto in arresto tre cittadine cinesi, di 50, 35 e 46 anni, responsabili di altrettanti centri massaggi, ubicati in posizioni strategiche della città.
Clientela variegata «L’attività dei tre esercizi era quasi esclusivamente di tipo sessuale» ha spiegato in conferenza stampa il comandante provinciale dei Carabinieri di Siena, Marco Grandini. Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati circa 4mila euro in contanti e oltre 600 tessere fedeltà per permettere ai clienti abituali di usufruire di massaggi gratis. Le indagini dirette dal Pm della Procura della Repubblica di Siena Giuseppe Grosso, titolare dell’inchiesta coordinata dal «rocuratore di Siena Filippo Vitello, hanno permesso di scoprire che le tre donne arrestate, vestite con abiti succinti e poco adatti a vere massaggiatrici, proponevano in modo esplicito prestazioni sessuali alla clientela, “estremamente variegata e di ogni estrazione economica e sociale», e si occupavano anche della riscossione del denaro.
Prostituzione per mille euro l’anno Le prestazioni, che comprendevano massaggi particolari e bagni in vasca idromassaggio, andavano da un minimo di 30 a un massimo di 120 euro e prevedevano anche la compagnia di due ragazze contemporaneamente. Secondo gli inquirenti ciascun centro massaggi riusciva a guadagnare anche 3-4mila euro al giorno, mentre le ragazze guadagnavano mille euro l’anno. Secondo quanto si apprende le massaggiatrici, quasi tutte clandestine e provenienti da una zona povera della Cina, non subivano maltrattamenti per prostituirsi ma erano costrette con la promessa di un permesso di soggiorno, ottenuto il quale, si dimettevano. Le ragazze restavano in ogni centro massaggio 15-20 giorni e usavano il luogo di lavoro anche come dormitorio nonostante le condizioni fatiscenti e non a norma dal punto di vista igienico dei locali. Le tre arrestate si trovano adesso nel carcere di Sollicciano (Firenze), in attesa dell’interrogatorio di garanzia in programma lunedì. I locali dei centri messaggi sono stati sottoposti a sequestro preventivo. Le indagini proseguono per individuare un’eventuale regia comune nella gestione dei tre centri massaggi, le cui attività erano strettamente legate.