Due centri massaggi a luci rosse chiusi a Siena e Cervia, una persona arrestata, una sottoposta a obbligo di dimora e 4 denunciati con l’accusa di sfruttamento e di favoreggiamento della prostituzione. E’ l’esito dell’operazione condotta dalla Polizia coordinata dalla Procura della Repubblica di Siena, che ha stroncato l’attività illecita di un cittadino cinese 35enne residente a Siena che gestiva ingenti somme di denaro sfruttando giovani donne, reclutate per prostituirsi a Siena e a Cervia.

Lucroso giro di prostituzione Le indagini, condotte con servizi di osservazione e intercettazioni telefoniche, hanno documentato la sistematica e stabile attività di prostituzione di cui traevano beneficio i cittadini cinesi, che, attraverso decine di clienti al giorno, riuscivano ad intascare migliaia di euro al mese, somme che venivano fatte immediatamente sparire.  Dietro l’apparenza di un “centro massaggi”, il 35enne gestiva in realtà un lucroso giro di prostituzione. Selezionando giovani donne di nazionalità cinese, curava la gestione della casa dove si svolgeva l’attività di meretricio e incassava quanto guadagnato, tutto rigorosamente al nero. «Di solito chiudo un locale e ne apro un altro…. A dicembre ho fatto solo 15.000 euro», si lamentava in un’intercettazione con una connazionale, vantandosi però di essere riuscito a “rientrare” nell’investimento dopo appena due mesi di lavoro.

I provini alle ragazze Altre quattro donne collaboravano nella sua attività e “facevano fare i provini alle ragazze”  dando istruzioni su come comportarsi con i clienti. Durante la perquisizione, nella casa dell’uomo sono state sequestrati documenti e circa 1.000 euro di denaro contante, provento giornaliero dell’attività. Per controllare gli affari, l’uomo aveva predisposto un sofisticato sistema di videosorveglianza, con micro telecamere che controllavano la zona circostante. Ad aiutare l’uomo nell’attività anche una donna italiana, residente a Cervia, proprietaria dell’ appartamento dove si trova il centro massaggi che, come emerso da alcune intercettazioni, aveva avvertito il 35enne: «Stai attento ai controlli della Polizia, ho saputo che stanno facendo verifiche…stai attento».  Con il sequestro del centro massaggi di Cervia, la donna rischia ora la confisca della casa che potrebbe essere riutilizzata a fini sociali.