Questa estate balorda 2014 ha colpito anche a Ferragosto.
Ed ha sciupato così anche quello che è – tradizionalmente – il giorno di maggiore afflusso di pubblico, e quindi di incasso, per gli operatori turistici della costa, già provati dalle assenza di un luglio pessimo.
Immediatamente si è aperto il dibattito sulla opportunità di prolungare la stagione di apertura degli stabilimenti balneari, per cercare di recuperare fatturato a settembre, se non addirittura ad ottobre, periodo che – negli ultimi anni almeno – è stato caratterizzato da bellissime giornate di sole e clima piacevole, apprezzato soprattutto da chi arriva dal nord e dal centro Europa.
Anche sul prodotto “mare d’inverno” siamo purtroppo in ritardo, nel senso che da anni è ormai evidente che i tre mesi di stagione balneare si sono ridotti a meno di due e dunque non è più possibile fare in estate il fatturato necessario per vivere bene tutto l’anno. Ma senza che questa consapevolezza si sia tradotta in azioni commerciali davvero convinte.
Ben venga, allora, l’occasione di una estate di maltempo, se questa potrà essere la chiave per allargare la stagione e costruire – finalmente! – un prodotto “mare d’inverno” nuovo, attraente e competitivo. La “stoffa” non manca, anzi.
Già lo scorso anno, ad esempio, sul litorale pisano (Marina di Pisa, Tirrenia, Calambrone) era stata lanciata una proposta di “mare d’inverno” – alla quale ho avuto l’opportunità di portare anche il mio contributo – che puntava sulla bellezza del soggiorno al mare fuori stagione, abbinato a tutto quello che il territorio di Pisa e dintorni poteva offrire da ottobre a maggio: la scuola di vela, il noleggio gommoni, i campi da golf, le passeggiate a cavallo, la gastronomia del mare nei ristoranti, le visite in carrozza, a piedi e in bicicletta nel Parco naturale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, le acque termali a San Giuliano Terme, la possibilità di escursioni a Pisa, Volterra, Viareggio, Lucca.
Un formidabile ventaglio di esperienze e di cose da fare-vedere-toccare-degustare, avendo il mar Tirreno come splendido e irrinunciabile scenario, che può essere facilmente allargato a tutta la costa della Toscana.
O quest’anno, o mai più.