FIRENZE – Le difficoltà alla navigazione provocate dagli attacchi degli Houthi dello Yemen contro le navi nel Mar Rosso mettono a rischio 250 milioni di euro di esportazioni di prodotti toscani dirette in Medio Oriente e Asia Orientale ma anche altrettanti milioni di euro di prodotti importanti.
E’ quanto stima Coldiretti Toscana sugli effetti economici delle tensioni sui trasporti marittimi attraverso il canale di Suez. L’allungamento delle rotte marittime tra Oriente e Occidente, costrette ad evitare il Canale di Suez, a causa dei ripetuti attacchi terroristici, hanno portato – sottolinea Coldiretti Toscana – ad aumenti vertiginosi del costo dei trasporti marittimi e dei tempi di percorrenza.
Dal vino alle bevande ai salumi passando per il vivaismo ma anche formaggi e prodotti lattiero caseari ci sono anche molti prodotti del paniere regionale destinati a subire le conseguenze dell’allungamento delle tratte con conseguenze sui prodotti più deperibili e di una ulteriore impennata dei costi di trasporto che potrebbero rallentare il commercio verso quei mercati emergenti.
Nell’Asia Orientale sono state commercializzati nel 2022 oltre 180 milioni di prodotti agricoli ed agroalimentari regionali ma da quell’area del globo importiamo anche oltre 220 milioni di prodotti agricoli e trasformati, quasi la metà provenienti dalla Cina. Il traffico con l’area del Medio Oriente vale poco meno di 60 milioni di euro di export e circa 11 milioni di importazioni. L’escalation in Medio Oriente arriva al termine di un 2023 che il Made in Tuscany a tavola è stato molto positivo con 800 milioni di euro (+6%) di esportazioni nel terzo trimestre del 2023 che hanno portato il dato complessivo dei primi nove mesi dell’anno a 2.543 milioni di euro (+2,3%). L’obiettivo è battere il record del 2022 di 3,3 miliardi di euro di vino, olio, pasta, formaggi, salumi venduti all’estero.