Doppia manifestazione oggi a Firenze in occasione dello sciopero generale indetto in occasione della giornata di mobilitazione proclamata dalla Ces (la confederazione europea dei sindacati) contro “l'austerità” imposta, a detta dei manifestanti, dall’attuale Governo Monti. Un primo corteo organizzato dai Cobas è partito da piazza San Marco e ha raggiunto piazza Annigoni, portando con sé anche elevete punte di contestazioni e tensioni. Uova piene di vernice sono state lanciate contro la sede di Bankitalia a Firenze al passaggio dei Cobas e degli studenti. Il corteo poi è arrivato alla sua destinazione finale di piazza Annigoni senza far registrare particolari altre tensioni. Lanciati anche alcuni petardi e lasciate alcune scritte sui muri dei palazzi: in uno stabile, vicino a Bankitalia, c'è scritto «No al Governo delle banche e alle sue politiche», e anche «La cultura non si vende». Oltre 3mila, secondo gli organizzatori, i manifestanti.
 
Rossi e quiete nell’altra manifestazione La seconda manifestazione è stata invece organizzata dalla Cgil e da piazza Indipendenza ha raggiunto piazza Santissima Annunziata: l'iniziativa ha avuto carattere regionale dopo che sono stati annullati i cortei nelle province colpite dal maltempo e tra i partecipanti c'era anche il presidente della Toscana Enrico Rossi. Per la Cgil hanno sfilato lavoratori di numerose aziende toscane di tutti i settori, oltre a rappresentanti delle istituzioni ed esponenti politici, oltre appunto Rossi che ha dichiarato: «Le politiche di recessione e di austerità, i tagli ai diritti delle persone, allo stato sociale, alla scuola e alla sanità, oltre alla cultura liberista delle politiche europee, hanno messo il Paese sul lastrico. C'è bisogno di più Europa ma soprattutto di politiche di crescita e del lavoro». La Fiom fiorentina ha anche steso uno striscione lungo 120 metri in piazza del Duomo con la scritta «Il Duomo è a passo d'uomo, la democrazia non è al passo con i lavoratori, no ai licenziamenti».