«Gravissima carenza di sangue, in Toscana come in molte altre regioni, in particolare per i gruppi 0 positivo, 0 negativo, A positivo e A negativo». È il grido d’allarme lanciato in una nota dalla Regione Toscana che spiega come, a livello nazionale, si assiste a una richiesta da parte di molte regioni, per un totale di oltre 2.000 unità di sangue. «La carenza – si legge ancora – è dovuta sia alle difficili condizioni meteorologiche che al picco di epidemia influenzale, che ha reso impossibile a molti donatori di recarsi a donare. Tanto per fare un esempio, dal 31 dicembre al 10 gennaio, le donazioni di sangue intero in Toscana sono state 2.256, a fronte di 3.395 richieste».
L’appello «Il sangue scarseggia, nella nostra come in altre regioni, e questo mette in difficoltà lo svolgersi di interventi programmati e crea notevoli disagi – ha detto l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi –. Rinnovo il mio appello a tutti i donatori ad andare nei centri trasfusionali. E magari questa può essere l’occasione, per chi finora non donato, per diventare donatore e fare regolarmente questo gesto di solidarietà».
Il coordinamento toscano della donazione Nonostante questa situazione, grazie agli sforzi dei Servizi trasfusionali e delle associazioni di volontariato, il sistema regionale è riuscito a far fronte a diverse emergenze, come l’effettuazione di numerosi trapianti, o gravi incidenti, ovviamente non prevedibili, che hanno comportato peraltro l’azzeramento della scorta dedicata alle maxiemergenze. «l Centro Regionale Sangue – dice Simona Carli, responsabile del CRS della Regione Toscana – anche attraverso l’utilizzo di uno strumento a disposizione di professionisti e associazioni come il Meteo del sangue, che rappresenta quotidianamente la situazione della disponibilità di sangue, sta monitorando la situazione e coordinando l’attività di compensazione, per garantire la maggiore equità possibile in base alle necessità e complessità delle attività».