È stata la «specifica e insistita» richiesta del figlio, che oggi ha 12 anni e «ama i genitori e desidera averli vicini nella stessa misura», a far sì che il giudice del Tribunale di Firenze, dopo aver fatto sentire il piccolo dai servizi sociali, applicasse pienamente l’affido condiviso. Una norma, per la verità, prevista dalla riforma del 2006 «ma quasi sempre disattesa», si legge in una nota del portale Giustizia Caffè, «grazie alla creazione del ‘genitore collocatario’» che di fatto mantiene l’antico affidamento esclusivo a uno dei genitori, quasi sempre la madre.
La storia La vicenda, riguarda una coppia fiorentina con alle spalle un difficile divorzio. Fino ad oggi il padre poteva vedere il figlio solo in determinate occasioni e con un calendario prestabilito. Ora il bambino vivrà a settimane alterne da entrambi i genitori. La sentenza del tribunale di Firenze, spiega l’avvocato Antonio Olmi, legale del padre, arriva grazie al giudice che ha permesso di ascoltare il bambino, nonostante l’opposizione della mamma, «assecondando la sua volontà» di frequentare i genitori «in modo paritetico».