Indagare sulle autorizzazioni rilasciate dall’amministrazione e sui controlli eseguiti dagli enti locali nella struttura, oltre alla necessità di installare sistemi di videosorveglianza negli asili nido, anche quelli domiciliari. Lo chiede il Codacons in merito al caso della maestra arrestata a Siena per maltrattamenti sui bambini all’interno di un asilo nido domiciliare.

«Accertare se ci sono responsabilità degli enti locali» «Vogliamo capire chi ha autorizzato la donna ad operare con i bambini e sulla base di quali requisiti siano stati concessi i permessi da parte dell’amministrazione – spiega in una nota il presidente del Codacons Carlo Rienzi -. E’ necessario accertare infatti se vi siano responsabilità da parte degli enti locali in questa grave vicenda, e quali controlli siano stati eseguiti sulla struttura domiciliare da parte di chi doveva vigilare e garantire le famiglie». Per Rienzi, «l’episodio conferma ancora una volta l’esigenza di installare sistemi di videosorveglianza non solo negli asili pubblici, ma anche nelle strutture domiciliari allo scopo di evitare abusi e violenze sui bambini che, purtroppo, sono sempre più frequenti».