MASSA – La conta dei danni è iniziata. Indigenti e drammatici quelli lasciati dalla perturbazione che si è abbattuta ieri sulla Toscana, colpendo in particolare la Versilia fino al confine con Emilia e Liguria.
A denunciarlo anche la Coldiretti, che ha ringraziato “la Regione Toscana per aver dichiarato lo stato di emergenza regionale per gli eventi metereologici estremi tra il 15 ed il 18 agosto, condizione indispensabile per eventuali risarcimenti”.
L’associazione è poi scesa nel dettaglio: “Dalla viticoltura del Candia con interi filari di grappoli ‘strappati’, dalle viti ormai pronti per essere vendemmiati all’olivicoltura e alla frutticoltura con il mix di pioggia e vento che ha scaraventato a terra le olive compromettendo la prossima annata già colpita dalla siccità così come i frutti di stagione in particolare pesche, mele e pere. Interminabile la lista di orti devastati dalla tromba d’aria. Disperse decine di famiglie di api sulle montagne di Massa mentre non si contano i rami degli alberi da frutto spezzati. Il maltempo non ha risparmiato nemmeno serre, diverse quelle scoperchiate, i tetti dei ricoveri attrezzi e gli agriturismi che ospitano in questi giorni molti turisti”.
Secondo Coldiretti Massa Carrara “siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne”.