FIRENZE – Il presidente Eugenio Giani ha appena firmato il decreto con cui dichiara lo stato di emergenza regionale per gli eventi meteorologici.
La misura riguarda ciò che è successo a partire dal 14 marzo, quando è stato colpito il territorio della Città metropolitana di Firenze, e delle province di Arezzo, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato e Siena.
Nella motivazione del decreto firmato, si ribadisce la gravità e l’eccezionalità dell’ondata di maltempo che ha colpito ampie zone della Toscana centrale e settentrionale e si rinvia a una successiva delibera della Giunta regionale l’individuazione di azioni specifiche per i Comuni coinvolti.
La misura era stata invocata dal deputato di Fratelli d’Italia, Francesco Michelotti, chiedendo a Giani di fare la parte di sua competenza. “Il governo sta facendo la propria parte: è in corso la necessaria istruttoria al ministero della Protezione Civile, che comporta una tempistica specifica per esaminare tutti gli aspetti tecnici. L’esecutivo Meloni non farà mai mancare il proprio apporto alla Toscana. Altrettanto dovrebbe fare il presidente della Regione Eugenio Giani, smettendo, in primis, di proseguire nel tentativo di fare uno scarica barile oggettivamente inopportuno. Il governatore ha infatti saltato un passaggio sostanziale, ovvero quello di firmare lo stato d’emergenza regionale – ha spiegato il parlamentare -. A questa fase, che al momento non è stata dichiarata dal presidente, segue quella dell’emergenza nazionale. Occorre un’istruttoria, puntuale e precisa, per la quantificazione dei danni che i nostri territori hanno subito. È evidentemente necessario ricordarlo a Giani, che invitiamo a far meno sfilate a favore dei media sui luoghi colpiti dall’alluvione, e a concentrarsi di più suoi propri compiti istituzionali”.