121114134040_alluvione_maremma2Oltre al danno, la beffa. Maltempo e Imu, due facce della stessa medaglia che inquadrano alla perfezione la difficile realtà del settore agricolo in provincia di Siena. L’Unione Provinciale Agricoltori invita il Governo ad ascoltare il grido di allarme e le richieste di sostegno di un settore che rischia di essere messo in ginocchio dalle intemperie degli ultimi giorni a cui si aggiungono incertezza e inequità fiscale.

«Non abbiamo ancora potuto quantificare il danno del maltempo alle aziende dei nostri soci – sottolinea il presidente di Upa Siena Giuseppe Bicocchi -, ma specie nel settore florovivaistico i danni sono ingenti. Siamo sbigottiti al pensiero di essere un settore produttivo da spremere ulteriormente con normative inique come quella sull’imu che approderà di nuovo alla Camera dopo gli emendamenti approvati in Senato. E’ inaccettabile una tassa su un bene come la terra che, per sua natura, per produrre reddito ha necessità di numerose spese. E quando il maltempo manda all’aria investimenti e fatica come negli ultimi giorni – conclude Bicocchi – le aziende rischiano seriamente di essere messe in ginocchio».

«E’ proprio il caso di dire che piove sul bagnato – aggiunge il direttore di Upa Siena Gianluca Cavicchioli -. Il settore agricolo nella provincia di Siena vuol fare la sua parte nella risalita economica del nostro territorio e nel nostro Paese, ma deve esssere messo in condizione di poter contribuire e in proporzione a quanto produce. E’ vero che il maltempo ha un carattere di eccezionalità a cui adesso bisogna far fronte con spese elevate da parte degli agricoltori, ma è anche questo il segnale che l’intero comparto necessita per sua natura di particolare attenzione. Non vogliamo favoritismi ma chiediamo che i nostri numeri e le nostre istanze siano ascoltate da un Governo che sembra essere sordo. Solo così – conclude Cavicchioli – possono essere date risposte concrete ed esaustive ai produttori agricoli».