Foto Anpas Toscana
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Carrara sta lentamente tornando alla normalità dopo l’ondata di maltempo che si è abbattuta ieri sulla città e sulle frazioni circostanti, facendo esondare il fiume Carrione. Questa mattina è tornata l’ elettricità in tutta la zona di Marina di Carrara. L’’Enel informa che rimangono solo tre cabine secondarie prive di energia elettrica in zone ancora completamente allagate. Le utenze senza energia sono ormai poche e distribuite a macchia di leopardo perché in molte circostanze Enel ha effettuato bypass da altre linee.  Solo 24 dei 450 sfollati a Marina di Carrara hanno dormito nel centro di accoglienza allestito dalla Protezione civile nei padiglioni fieristici di Carrara Fiere. Molti hanno trovato riparo da parenti e amici.

Situazione critica a Carrara La situazione più critica rimane quella di Carrara, dove vaste zone della città sono ancora invase dalle acque. Qui sono al lavoro operano 10 pattuglie della Forestale e 10 automezzi impegnati a prestare soccorso ed assistenza alla popolazione e ad assicurare il coordinamento interforze attraverso le sale operative attivate dal Comune e dalla Prefettura. Nelle aree di montagna i Forestali hanno già avviato il censimento e il rilievo fotografico delle case e delle infrastrutture danneggiate dal maltempo. Su tutto il territorio alluvionato continuano ad operare gli elicotteri, nonostante la pioggia e la nebbia, impegnati nell’assistenza alle popolazioni ed in particolare alle abitazioni rimaste isolate, e nella ricognizione del territorio. Il coordinamento di uomini e mezzi del Corpo Forestale dello Stato schierati sul territorio viene assicurato dalla Centrale Operativa Regionale di Firenze.  E’ stato riaperto anche il porto e il viale di accesso dove ieri erano rimasti bloccati i tir. La pioggia cade anche stamani ma in modo leggero. I vigili del fuoco sono al lavoro anche con le prime idrovore per svuotare scantinati allagati e diverse strade ancora impraticabili. Molti degli interventi, secondo quanto si apprende, saranno comunque effettuati dal Consorzio di bonifica.

Ipotesi disastro colposo Sul fronte giudiziario il Procuratore capo Aldo Giubilaro, confermando l’apertura di un fascicolo con l’ipotesi di disastro colposo, ha annunciato anche una possibile svolta in una seconda inchiesta che riguarda sempre il crollo di un argine del Carrione avvenuto nel novembre 2012, un chilometro a monte dal luogo dove ieri si è aperta la voragine. Da poco depositata anche la perizia sul crollo dell’argine all’altezza del ponte sulla statale Aurelia.