Gran finale per “I Grandi Appuntamenti della Musica” (leggi) ad Arezzo con Ara Malikian Day. In un solo giorno, lunedì 9 dicembre, uno dei più grandi e originali violinisti della scena internazionale, incanterà piccoli, giovani e adulti presentando due diversi progetti musicali.
Concerto esclusivo per gli studenti La mattina del 9 dicembre, alle ore 11, Ara Malikian eseguirà in esclusiva per gli studenti del Liceo Scientifico “Francesco Redi” di Arezzo, nell’auditorium dell’istituto, il concerto “L’Arte del violino”: in programma musiche di Bach, Paganini, Ysaÿe e dello stesso Malikian, spiegate, spezzate, ricomposte e infine suonate da questo musicista straordinariamente comunicativo.
Concerto di Natale Il pomeriggio, alle ore 18, nel Salone delle Feste del Circolo Artistico, l’Ara Malikian Ensemble terrà il più incantevole dei Concerti di Natale, Le mie prime Quattro Stagioni, ovvero uno spettacolo nel quale prima di ogni movimento vengono spiegati e messi in scena i sonetti che Vivaldi scrisse in previsione della realizzazione musicale. I testi, che contengono una varietà di riferimenti a situazioni, fenomeni naturali, animali, personaggi e stati dell’animo, vengono utilizzati in questo spettacolo per dare forma teatrale al concerto. La parola introduce e facilita la comprensione della musica in modo che il pubblico entri in un’avventura e il concerto si trasformi in una fantastica esperienza musicale tanto per bambini quanto per adulti. Le mie prime Quattro Stagioni saranno eseguite, sotto la direzione musicale di Ara Malikian, dall’Ara Malikian Ensemble, quartetto d’archi e voce recitante, ovvero Ara Malikian e Michaela Bilikova Bozzato violini, Andrea Maini viola, Paolo Baldani violoncello e Tony Contartese voce recitante. Le musiche meravigliose di Antonio Vivaldi vengono anticipate da un testo di Marisol Rozo che elabora i sonetti originali in maniera giocosa prima che poetica.
Chi è Ara Malikian E’ nato in Libano nel 1968 da famiglia armena, ha iniziato a studiare violino molto presto assieme al padre. Ha dato il suo primo concerto all’età di 12 anni e a 14 anni ha ottenuto una borsa di studio dal Ministero della cultura tedesco per studiare presso l’Hochschule f?r Musik und Theater di Hannover. In seguito ha continuato la sua formazione presso la Guildhall School of Music & Drama di Londra, ha studiato con docenti riconosciuti come Franco Gulli, Ruggiero Ricci, Ivry Gitlis, Herman Krebbers nonché con i componenti dell’Alban Berg Quartet. La sua continua ricerca musicale ed umana lo ha condotto ad approfondire la relazione con le sue radici armene e ad assimilare musiche provenienti da altre culture: dal Medio Oriente (araba e ebrea), dall’Europa centrale (gitana e klezmer), dall’Argentina (Tango) e dalla Spagna (Flamenco). Tutto questo anche grazie al linguaggio personale di Ara Malikian in cui la forza ritmica e emozionale di questi diversi stili musicali va mano nella mano con il virtuosismo e l’espressività della grande tradizione classica europea. Il suo vasto repertorio include gran parte delle maggiori composizioni per violino (concerti per orchestra, sonate e brani per pianoforte e per musica da camera), e ha inoltre debuttato con creazioni di compositori moderni, come Franco Donatoni, Malcom Lipkin, Luciano Chailly, Ladislav Kupkovich, Loris Tjeknavorian, Lawrence Roman e Yervand Yernakian. Malikian è inoltre uno dei pochi violinisti che da solista esegue opere complete come i 24 Capricci di Paganini, le 6 Sonate di Eugene Ysaÿe e le Sonate e Partite di Bach. Le sue doti artistiche sono state riconosciute in prestigiosi Concorsi internazionali, ha ottenuto i primi premi ai Concorsi Internazionali “Felix Mendelssohn” (1987, Berlino) e “Pablo Sarasate” (1995, Pamplona). È stato inoltre insignito di altri premi, tra i quali: “Niccolò Paganini” (Genova), “Zino Francescatti” (Marsiglia), “Rodolfo Lipizer” (Gorizia), “Jeunesses Musicales” (Belgrado), “Rameau” (Le Mans), “International Artists Guild” (New York) e “International Music Competition of Japan”. Nel 1993 gli è stato conferito il “Prize for Artistic Devotion and Achievement” dal Ministero della cultura tedesco.
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