Flash mob delle truccatrici del Maggio musicale fiorentino in tramvia a Firenze. Le addette al cosiddetto settore del ‘trucco e parrucco’ si sono dedicate ai passeggeri che hanno viaggiato nelle ultime ore sulla tratta Scandicci-Piazza stazione a Firenze, per protestare contro «la possibilità di esternalizzazione del settore, che da tempo serpeggia in teatro». A parlare è Marzia Cappelli, una delle ‘prepensionate forzate’ dalla fondazione nell’ambito del piano di rilancio dell’ente, che, dal 30 settembre prossimo sarà allontanata dal Maggio e percepirà 600 euro al mese.«Al trucco lavoriamo in dieci, quasi tutte donne – ha spiegato Cappelli – ma al momento c’è paura che presto verrà smantellato tutto: in teatro l’aria che tira è che i vertici intendano affidare il servizio ad un soggetto esterno. Prospettiva che non ci va giù, questo è il motivo per cui abbiamo decisodi fare il flash mob in tram».
Difficoltà a trovare sponsor Nel frattempo sul fronte Maggio Musicale si registrano grossi problemi sulla vendita di biglietti, con difficoltà a trovare sponsorizzazioni. «I dipendenti hanno fatto sacrifici, 42 sono stati licenziati, gli altri pagano le conseguenze di una gestione sbagliata. – sottolinea Cristina Pierattini della Slc Cgil – E i dirigenti che fanno? Quali sono le loro qualità? Se appaltano a terzi in tempi di spending review, allora immagino che non siano in grado di fare bene ciò per cui vengono pagati». E in merito al deficit di quasi 6 milioni, secondo i dati di bilancio del preconsuntivo 2014? «Non abbiamo questi dati, anche se li abbiamo chiesti a Bianchi – precisa Angelo Betti, della Fistel Cisl – Certo che un buco nel 2015 è un’ipotesi verosimile, visto che il piano di rientro è partito con un anno di ritardo per colpa del ministero. Presentato a gennaio 2014, è infatti stato approvato a ottobre. I soldi sono arrivati a dicembre 2014. Sarà dunque difficile arrivare al 2016 in pareggio, come invece previsto dal piano».