Radiati, per aver picchiato tre arbitri nella partita Bianchi-Azzurri del Calcio storico fiorentino lo scorso 11 giugno, due calcianti azzurri. Lo ha deciso la commissione disciplinare del calcio storico, comminando agli Azzurri anche 20 mila euro di multa (per il rifiuto di alcuni calcianti, una volta espulsi, di uscire dal campo di gioco), ed ulteriori 10mila euro (da ‘tagliare’ sul contributo comunale al Colore per il 2018) per aver intralciato con comportamenti anomali lo svolgimento del corteo in costume che precede la partita e per il lancio di petardi e fumogeni prima del match da parte della tifoseria. I calcianti radiati sono Gianluca Gori Savellini, per un calcio dato ad un arbitro, e Antonio Schiavoni, per aver preso a botte altri due giudici di gara, uno con un pugno in faccia, l’altro con un calcio. La commissione si riserva anche di punire severamente altri calcianti azzurri: Pietro Cappelli e Gaetano Fiore, per l’ atteggiamento tenuto a seguito delle espulsioni a loro carico, rifiutandosi di uscire dal campo, e il capitano Gabriele Ceccherelli, che si è rifiutato di dare una mano a riportare ordine tra i suoi compagni durante i disordini che hanno poi portato all’interruzione della partita.
Proposta la revoca del contributo economico Il match dell’11 giugno era stato dapprima sospeso, per violenze in campo, quindi interrotto: è stato dopo l’interruzione che i due calcianti azzurri hanno picchiato gli arbitri. Il giorno successivo il Comune aveva deciso la vittoria a tavolino dei Bianchi (al momento della sospensione del match il risultato era favorevole agli azzurri 2 a 0), che vanno così a giocare la finale del 24 giugno. La commissione disciplinare propone poi a Palazzo Vecchio la revoca del contributo economico comunale per il 2017 agli azzurri e la revoca della sede del colore in piazza Peruzzi.
Il presidente degli Azzurri: «Nessuno può permettersi di aggredire gli arbitri» Nel frattempo sono arrivate da parte del presidente degli Azzurri, Alessandro Dei, le scuse per i fatti incresciosi di domenica scorsa. «Sono deluso e amareggiato per quello che è successo -ha sottolineato Dei- Non è ammissibile toccare gli arbitri, devono essere rispettati. È vero, magari possono sbagliare, ma nessuno può permettersi di aggredirli. Per questo chiedo scusa, a nome di tutto il Colore. Ho già chiesto scusa personalmente agli arbitri. È importante riconoscere i propri errori se vogliamo ripartire. Stavamo vincendo nettamente per due cacce e mezzo a zero poi i nostri calcianti si sono innervositi, senza alcuna logica. Mi chiedo perché. È l’estrema pressione agonistica e psicologica che si respira dentro il terreno di gioco, da fuori è facile giudicare ma là dentro c’è un’atmosfera diversa. Ma questa non vuole essere una giustificazione, l’arbitro va rispettato».