Al via la raccolta fondi “Birrarbia per la ricerca”, organizzata dall’Avis di Taverne e Arbia per contribuire alla lotta contro il coronavirus. L’associazione di volontari e donatori di sangue che da 10 anni organizza un vero e proprio Oktoberfest in località Arbia Scalo, vista l’impossibilità di riproporre l’evento a causa delle restrizioni dovute all’emergenza Covid-19, ha deciso di destinare la propria attività solidale al laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, diretto dalla professoressa Maria Grazia Cusi. È infatti partita la vendita di magliette special edition e boccali di birra griffati “Birrarbia per la ricerca” il cui ricavato sarà destinato all’attività del centro che, per primo in Toscana, ha isolato il virus Sar-Cov2.
Impulso e motivazione «Per noi è un grande piacere ricevere un aiuto concreto da parte di cittadini e associazioni così radicate sul territorio. Simili dimostrazioni di sensibilità e vicinanza rappresentano un forte impulso di grande motivazione per le nostre attività». Così la professoressa Maria Grazia Cusi, direttrice della UOC Microbiologia e Virologia dell’Aou Senese, ringraziando l’Avis Taverne e Arbia e i volontari di Birrarbia per l’iniziativa.
Solidarietà nel dna «La solidarietà è insita da oltre mezzo secolo nel dna della nostra associazione – ha detto Umberto Bongini, presidente dell’Avis Taverne e Arbia – e ci è sembrato doveroso dare il nostro piccolo contributo per sconfiggere il coronavirus. Come? Accogliendo l’idea dei tanti giovani e meno giovani che ogni anno organizzano una manifestazione che è diventata punto di riferimento nel settore oltre i confini regionali e grazie alla quale incrementiamo ogni volta il numero di donatori di sangue».
Un riconoscimento a ricercatori, medici e infermieri «Per la prima volta in 11 anni la nostra manifestazione ha dovuto fermarsi – ha aggiunto Cristian Lamorte, responsabile d’organizzazione di Birrarbia -. Per tornare però più forte di prima. Ed è per questo che abbiamo pensato di contribuire nel nostro piccolo a sconfiggere l’unica cosa che ci ha imposto uno stop, per non permetterglielo mai più. Vogliamo che questa maglietta diventi un simbolo dei volontari ma anche delle tante persone che negli anni sono venuti a trovarci oltre che un segno di stima e riconoscimento verso quei medici, infermieri e ricercatori che hanno combattuto e stanno combattendo il coronavirus».
La campagna social Nell’occasione della presentazione della raccolta fondi, le magliette sono state donate ad una delegazione della UOC Micobiologia e Virologia dell’Aou senese. Il disegno della maglietta di “Birrarbia per la ricerca” è stato realizzato da Giovanna Clarichetti, le t-shirt in special edition, insieme ad un boccale griffato, sono in vendita al prezzo di 15 euro attraverso i social network Facebook e Instagram di Birrarbia. Di pari passo, con l’ausilio dell’Aou Senese, è partita la campagna social di solidarietà #birrarbiaperlaricerca per sensibilizzare sull’importanza della ricerca contro il coronavirus. Aggiornamenti sulla campagna di solidarietà si troveranno sui social dell’Aou Senese (Twitter: @AouSenese; Instagram @aousenese) e di Birrarbia (Instagram @Birrarbia; Facebook @birrarbia).