Con 5700,61 denunce di reati ogni centomila abitanti, in aumento dell’1% rispetto al 2016, Firenze, compresa la provincia, è al quarto posto a livello nazionale nell’indice della criminalità nelle Province italiane, elaborato da Il Sole 24 Ore su dati forniti dal Ministero dell’Interno relativi al 2017. L’indice, pubblicato sul quotidiano, vede nelle prime dieci posizioni anche Prato, al sesto posto con 5348,52 denunce, in calo del 10% rispetto all’anno precedente, e Livorno, al nono posto, a quota 5148,49, in calo dell’11%. Nel complesso otto province toscane su 10 sono nelle prime 40 posizioni. ‘Ultima’ tra le toscane è Arezzo, in 73ma posizione, con 2970,46 denunce per 100 mila abitanti, in crescita del 4%.
Prato prima per denunce di riciclaggio Riguardo alle tipologie di reato, Prato è prima a livello nazionale per denunce per riciclaggio di denaro, con 39,8 denunce (in calo del 2%), segue Firenze, a quota 23,8, dato in crescita del 55%. Firenze è poi quarta a livello nazionale per i furti con 3275,6 denunce (in linea con l’anno precedente). Livorno è quinta a livello nazionale per gli omicidi, 5,4 denunce e un incremento del 64%. Pisa è invece quinta per le denunce legate alla droga, con 93,4 e un aumento del 9%.
Bindi (Commissione antimafia): «C’è bisogno di un’iniezione di fiducia» «L’alta percezione che c’è intorno alla corruzione denota secondo me una sorta di scoraggiamento del Paese nella capacità di combatterla, e quindi che il rapporto che qui viene presentato dall’associazione ‘Libera’, serva anche a questo: da una parte a conoscere e a riconoscere la presenza delle mafie, e dall’altra a superare questa idea di un Paese corrotto dentro il quale non è possibile fare niente se non attraverso le pratiche corruttive – ha dichiarato l’ex presidente della Commissione antimafia, Rosy Bindi, parlando con i giornalisti a margine dell’iniziativa ‘Liberaidee, viaggio per conoscere, allargare la rete, rinnovare l’impegno civile contro le mafie e la corruzione’, organizzato a Firenze proprio dall’associazione ‘Libera’-. C’è bisogno di una iniezione di fiducia perché credo che per quanto l’illegalità e la corruzione siano diffuse questo Paese è anche un Paese sul quale si puo’ ancora scommettere sulla legalità e la responsabilità. Esprimo soddisfazione ed anche apprezzamento per questa iniziativa di ‘Libera’ a livello nazionale e regionale perché porta un grande contributo di conoscenza sul sistema mafioso, che è il primo passo per combattere la mafia».