Lo sciopero al Maggio resta confermato. A comunicarlo è la Cgil, ribadendo l’annunciata astensione dal lavoro di un’ora domani in occasione della prima dei Puritani di Bellini per protestare contro «la perdurante incertezza nel futuro del teatro». Proprio ieri il sindaco di Firenze Dario Nardella aveva comunicato, in consiglio comunale, che gli stipendi erano stati pagati, e dunque confidava di sperare «nella revoca dello sciopero».
I motivi della protesta La protesta, organizzata, insieme alla Cisl, ci sarà comunque perché, spiega Cristina Pierattini della Cgil, «il pagamento degli stipendi era solo uno dei problemi del Maggio da noi denunciati. Ve ne sono svariati altri e tra questi il primo è quello dell’incertezza nelle modalità del garantito passaggio dei lavoratori risultanti in esubero con il piano di rilancio del teatro ad Ales, la società del Mibact. Un’incertezza sulla sicurezza dei posti di lavoro sulla quale chiediamo di fugare ogni dubbio senza però ottenere da tempo risposte». Pierattini chiede «un incontro con il sindaco Nardella: ci auguriamo che possa avvenire al più presto, per mettere nero su bianco tutte le garanzie che finora sono fornite solo a parole».