FIRENZE – “Nel complesso circa 31.000 spettatori, oltre 1.300.000 euro d’incassi da botteghino registrati e un totale di 20 spettacoli andati esauriti in ogni ordine di posto”.

Carlo Fuortes, sovrintendente del Maggio musicale, dell’edizione del festival appena conclusa. ati e numeri “davvero importanti, che infondono un rinnovato ottimismo nel futuro”. È quanto dichiara il sovrintendente della Fondazione del Maggio musicale fiorentino Carlo Fuortes all’indomani della chiusura dell’86/mo Festival del Maggio dopo due mesi di programmazione lirica e sinfonica, per un totale di 40 spettacoli. Fuortes ha sottolineato anche come l’obiettivo sia stato “raggiunto grazie a tutte le persone che lavorano in Teatro in tutti i suoi comparti, all’eccellenza dell’Orchestra e del Coro, e ai ‘nostri’ maestri Zubin Mehta e Daniele Gatti.

Interpreto questo risultato anche nell’ottica di una ritrovata e positiva fiducia della città di Firenze nei confronti del ‘suo’ teatro lirico perché è stata straordinaria la risposta del pubblico fiorentino che ha affollato le sale del Maggio per la nostra programmazione”.

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