Una grande retrospettiva dedicata dalla città di Firenze al maestro toscano Giampaolo Talani, a poco più di un anno dalla sua improvvisa scomparsa, ha aperto i battenti nel cuore della città, nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio. “Anima sola”è il titolo della mostra che ospita 65 dipinti oltre ad alcune sculture in bronzo e sei sinopie originali dell’affresco “Partenze”, creato dal maestro per la stazione fiorentina di Santa Maria Novella.

La mostra I dipinti scelti per la mostra vogliono regalare una panoramica emozionale sulla ricerca pittorica del maestro Talani; ricerca durata una vita e grazie alla quale ha raggiunto un linguaggio artistico tutto personale che lo ha portato negli anni agli apici della notorietà. Particolarmente studiato l’allestimento della mostra corredato da spunti audio e video attraverso i quali si vuole creare una immersione totale nell’universo di Giampaolo Talani proiettando il pubblico nel suo studio, il luogo dell’anima dove le intuizioni artistiche prendevano corpo. Talani ha realizzato numerose opere pubbliche che oggi troviamo dislocate in spazi di grandissima frequentazione; oltre al già citato affresco “Partenze”, sempre a Firenze dal 2016 in Piazza San Jacopino si trova “Fiorenza”, scultura in bronzo dedicata alla città ed a tutte le donne. Suoi dipinti e bronzi sono presenti al Quirinale, al Museo Centrale del Risorgimento del Vittoriano, ed al Senato della Repubblica. E’ poi il solo artista straniero invitato dal Parlamento berlinese per aprire le celebrazioni del ventennale per la caduta del muro; un altro bronzo dal titolo “Partenza” alto 4 metri è stato scelto dalla municipalità di Berlino per la piazza antistante la principale stazione ferroviaria della città. Altri bronzi di grandi dimensioni sono collocati in Italia ed all’estero.

 

La mostra, patrocinata dal Comune di Firenze e dal Consiglio Regionale della Toscana, è organizzata dall’Associazione Culturale Giampaolo Talani col contributo di Banca Cambiano; è curata da Laura Farina e Martino Talani. Il volume della mostra è a cura di Laura Farina per la De Paoli Edizioni d’Arte.