Un “team China” per aiutare le imprese a sbarcare nella Repubblica popolare. E’ l’iniziativa voluta da Camera di Commercio di Firenze e PromoFirenze che hanno costituito un team di esperti pronto a fornire indicazioni e suggerimenti. Il punto sui rapporti economici tra Firenze e la Cina è stato fatto oggi nel corso di un convegno intitolato “Cina: Paese di opportunità”, al quale hanno partecipato l’ambasciatore cinese in Italia Li Ruiyu, il console generale a Firenze Wang Fuguo, il presidente della Camera di Commercio di Firenze Leonardo Bassilichi, l’assessore allo sviluppo economico del comune di Firenze Giovanni Bettarini e oltre centocinquanta fra imprese e consulenti per l’internazionalizzazione, provenienti da Firenze e dal resto della Toscana. «La Cina rappresenta per il sistema economico italiano un partner strategico di primaria importanza specie per le possibili joint venture e come sbocco delle produzioni di alta qualità. – ha spiegato nel corso del convegno Leonardo Bassilichi -. Un’opportunità anche per la stessa Cina come ha dimostrato oggi la presenza dell’ambasciatore cinese e del console generale e che non deve essere lasciata al caso, ma accompagnata al meglio perché porti i maggiori vantaggi reciproci».
Non solo formalità «Questa non è un’occasione formale, né uno dei tanti convegni sulla Cina– ha aggiunto l’assessore Bettarini – E’ un momento di lavoro e incontro concreto, voluto con determinazione da questa Amministrazione e dalla Camera di Commercio di Firenze per costruire e sostenere insieme un ponte di opportunità verso la Cina. La presenza oggi dell’ambasciatore cinese Li Ruiyu conferma quanto questa visione sia condivisa anche dal governo cinese. Firenze c’è ed è impegnata a mettere in campo tutti gli strumenti possibili per migliorare e sviluppare un rapporto che sappiamo dovrà essere importantissimo. Il 2015 sarà per l’Italia l’hanno dell’Expo e quindi l’occasione va colta soprattutto per lo sfruttamento dei rapporti economici e commerciali con paesi che come la Cina sono sotto un effetto trascinamento in positivo dal punto di vista finanziario Non possiamo lasciarci sfuggire l’occasione di creare una connessione fra i nostri paesi, soprattutto perché c’è un bisogno reciproco di aiuto in particolare nei settori alimentare e manifatturiero. Sono stato personalmente a Zhengzhou, nella provincia cinese dello Henan, per partecipare all’International Mayor’s Forum of Tourism nel novembre scorso ed ho detto che non possiamo permetterci di rimanere fermi ad aspettare che i flussi turistici intercettino la nostra città, ma dobbiamo farci promotori dell’offerta incredibile che Firenze mette a disposizione, soprattutto nel legame con il mondo orientale. La nostra città – ha proseguito Bettarini – è molto interessata alle relazioni economiche in particolare nell’area della città Ningbo e alle opportunità che un parco industriale come quello di Yuyao può offrire ai nostri imprenditori. Per questo, insieme alla Camera di Commercio, lavoriamo per sostenere le nostre aziende che vogliono aprirsi a questa importante realtà che rappresenta una delle zone più vive e dinamiche della Cina».
Vino e non solo Proprio la Camera di Commercio ha messo in evidenza durante il convegno dei dati eloquenti: la Cina vale per la Toscana 857 milioni in termini di export (2,7% del totale), quasi un terzo di questa cifra (269 milioni) è proveniente dall’area fiorentina, soprattutto nei settori della pelle (35,7%), dei macchinari (23,3%) e dell’abbigliamento (15%). «Firenze è forte di stimate produzioni come la moda, l’artigianato, i manufatti in pelle, i prodotti tessili e soprattutto produce dell’ottimo vino.- ha detto nel suo intervento l’ambasciatore cinese in Italia Li Ruiyu – Anche grazie alla promozione e alla pubblicità fatte dalle imprese italiane i vini italiani hanno già occupato l’8% del mercato cinese dei vini stranieri. E, adesso, i nostri connazionali conoscono molto bene i buoni vini prodotti in Toscana». La cooperazione economica si allargherà nei prossimi mesi anche con un maggiore impegno degli imprenditori italiani, tanto che, ha sottolineato il diplomatico cinese «i centri commerciali in Cina gestiti da italiani passeranno presto da 2 a 5». Il sindaco di Firenze Dario Nardella e l’assessore Bettarini hanno poi incontrato al termine del convegno in Palagio di Parte Gulefa l’ambasciatore cinese Li Ruiyu in sala di Clemente VII a Palazzo Vecchio.