FIRENZE – Sabato 17 luglio dai tetti di Firenze risuoneranno urla liberatorie, di sfogo o raccolta, espresse dai cittadini e amplificate da appositi megafoni. Si tratta della nuova performance del collettivo artistico Kinkaleri, promossa e prodotta dalla Fondazione Stensen, che vuole dare spazio alle tensioni accumulate in questi mesi di pandemia globale ma soprattutto collegare in forma sonora la città e i suoi abitanti attraverso una modalità primordiale della comunicazione umana.
La performance
La performance coinvolgerà circa 200 cittadini di Firenze che saliranno in luoghi sopraelevati della città dove saranno collocati un microfono e un amplificatore. Ogni cittadino urlerà al microfono, secondo le indicazioni del collettivo Kinkaleri, e il suo urlo prolungato, primordiale, senza parole si sentirà a intervalli regolari tra le ore 17.30 e 19.30 sopra il tessuto cittadino, aprendo uno spazio fisico e mentale imprevedibile, intrecciando reazioni e relazioni con lo spazio e chi lo abita.
Le location
tetti e le terrazze dei luoghi prescelti sono 5, ognuno che offre una vista inedita e affascinante della città dall’alto: la Torre di San Niccolò, il Forte Belvedere, Porta Romana, la sede della Fondazione Stensen, la terrazza alberata dell’Hotel Kraft. I luoghi selezionati sono dislocati in diversi quartieri di Firenze e costituiscono punti di riferimento iconici e riconosciuti nel tessuto cittadino, oltre a permettere ovviamente, grazie alla loro particolare struttura e conformazione, la realizzazione in sicurezza della performance.
Non un grido di rivolta, ma di raccolta
«La caratteristica di questa azione è quella di produrre un urlo privo di ogni accento drammaturgico o emotivo, una modalità primordiale della comunicazione umana per avvertire di una presenza o indicare una direzione. – scrive il collettivo Kinkaleri – La performance si propone, in questa condizione sociale mai provata prima, di aprire uno spazio fisico e mentale imprevedibile, dove provare ad intrecciare nuove relazioni tra la città e i suoi veri abitanti. Non un grido di rivolta, di rabbia inespressa o un metodo per lenire il livello delle nevrosi contemporanee, o forse tutto questo messo insieme ma, soprattutto, un grido di raccolta, un tentativo di riallacciare le relazioni da e per gli abitanti di una città per farla tornare uno spazio prima di tutto di relazione sociale e non solo una risorsa da sfruttare. Il grido, allora diventa un invito ad immaginare uno spazio di relazione degli uomini e non solo delle merci».
Urlo è una performance promossa e prodotta dalla Fondazione Culturale Niels Stensen a cura del collettivo artistico Kinkaleri, per l’Estate Fiorentina 2020. É realizzata in collaborazione con il Comune di Firenze, il contributo di Fondazione CR Firenze, in partnership con Mus.E, Hotel Kraft, Hotel Meridiana e il supporto tecnico di Omikron. Il progetto “Urlo” di Kinkaleri nasce nel 2003 ed è sempre stato, nella sua semplicità, occasione di esperimenti, attraverso il coinvolgimento di luoghi diversi (Il Castello di Nyon in Svizzera, lo stadio di San Siro a Milano, l’Auditorium della Musica a Roma, la città di Prato con l’affissione di poster stradali) e arriva nel 2020 a questa ultima ipotesi performativa nella città di Firenze. Il tutto dopo questi mesi incredibili!