Foto Università di Pisa

PISA – Ci sono anche tre ‘detector unit’ progettate, integrate e qualificate a Pisa a bordo del satellite Ixpe nato dalla collaborazione esclusiva tra la Nasa e l’Agenzia spaziale italiana (Asi) partito ieri mattina dal Kennedy Space Center in Florida.

A realizzarle è stato un gruppo di lavoro guidato da Luca Baldini, che ha coinvolto sette tra studenti e dottorandi dell’università di Pisa e appartenenti al dipartimento di Fisica e alla Scuola di ingegneria. Lo ha reso noto l’ateneo pisano.

Rettore Mancarella: «Dimostrazione ulteriore della forza, a livello internazionale, dell’area di ricerca pisana»

«E’ un grande onore per la nostra comunità aver contribuito a una missione spaziale così importante – ha commentato il rettore, Paolo Mancarella – perché quanto realizzato è la dimostrazione ulteriore della forza, a livello internazionale, dell’area di ricerca pisana che ci garantisce, da sempre, collaborazioni ad altissimo livello in tutto il mondo. Oltre al fatto che questo progetto è stata un’importantissima esperienza formativa per i nostri studenti coinvolti; una di quelle occasioni che solo un ateneo d’eccellenza può fornire».

Secondo Baldini, «il lancio della notte scorsa rappresenta il coronamento di uno sforzo più che ventennale, a cui ho avuto il privilegio di partecipare insieme a un gruppo di fisici, ingegneri e tecnici veramente straordinari, sia sul piano professionale che su quello umano: negli ultimi cinque anni i nostri studenti e dottorandi hanno lavorato in stretta sinergia con il personale della sezione Infn di Pisa, dando un contributo fondamentale allo sviluppo della missione, ma è solo un punto di partenza in attesa delle attività di verifica in orbita dello strumento e, soprattutto, nell’analisi dei dati scientifici che, dalla metà di gennaio, cominceranno ad arrivare a terra».