Il relitto della Costa Concordia ha lasciato l’isola del Giglio alle 11,17 ed è ora in navigazione verso Genova, procedendo ad una velocità di 1,9 nodi. Un lungo applauso nel Centro di coordinamento delle operazioni di rimozione della Concordia, sul Giglio, è scoppiato quando è stata data la comunicazione dell’arrivo dell’ultimo via libera per la partenza del relitto. Nel centro operativo anche il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli e il sottosegretario Graziano Delrio. L’ultimo via libera che mancava era la certificazione dell’organismo indipendente Rina. Nel centro operativo ci sono anche il sindaco del Giglio Sergio Ortelli e il Procuratore di Grosseto Francesco Verusio. Dopo la partenza della Concordia è stato riaperto alle attività di traffico il porto dell’Isola, con la ripresa dei collegamenti dei traghetti.
La rotazione Dopo meno di due ore dall’inizio delle operazioni cominciate poco dopo le 9, la Concordia ha ruotato di 90 gradi con la prua in direzione dell’Argentario. Dopo un’ulteriore rotazione di altri 90 gradi verso est , alnave era in posizione verso nord, la rotta che è stata scelta per la partenza. Intorno alle 10, intanto, un rimorchiatore ha azionato i manicotti antincendio e ha salutato la partenza della nave con dei getti d’acqua.
«Ci rilassiamo solo a Genova» «Sta andando tutto secondo i piani, è un grande giorno per il Giglio ma solo una volta che saremo a Genova potremmo rilassarci». Così un commosso Nick Sloane ha salutato i cronisti che lo attendevano sul molo dell’Isola del Giglio prima di salire a bordo della Concordia e guidare le operazioni per la partenza per Genova. E ai giornalisti che gli chiedono se gli mancherà l’isola, Sloane risponde: «ma tornerò».
Il suono delle sirene saluta la Concordia A salutare l’inizio delle operazioni le sirene dei rimorchiatori e delle barche presenti in mare e l’applauso della gente a terra. Sono diverse centinaia le persone stanno seguendo dal molo e dagli scogli adiacenti al porto le manovre di partenza della Concordia. Fin dalle prima ore del mattino diversi gigliesi sono infatti scesi al porto per guardare le ultime fasi di quello che per loro è un incubo che dura da oltre 900 giorni.
Don Lorenzo ha benedetto per l’ultima volta i lavori «Quella di oggi è la liberazione da un ingombro». A dirlo è il sacerdote dell’Isola del Giglio, don Lorenzo Pasquotti. Il sacerdote stamani è uscito in mare per dare l’ultima benedizione al relitto. Al ritorno a terra ha suonato le campane. «Sono arrivato al Giglio tre mesi prima del naufragio – ha raccontato – per me vedere l’isola senza il relitto è quasi un inedito. Imparerò a scoprirlo. Gli affetti e le relazioni con chi ha lavorato a questa operazione, con i superstiti e con i familiari delle vittime rimarranno – ha aggiunto – ma prima questo relitto se ne va e meglio è». Il sacerdote ha poi spiegato che quella di stamani è stata «l’ultima benedizione ai lavori, alla nave, ma soprattutto in memoria delle 32 vittime del naufragio e del sub morto sul lavoro».
Sull’isola il sottosegretario Delrio Il sottosegretario alla presidenza Graziano Delrio è arrivato all’Isola del Giglio per seguire le ultime fasi dell’operazione al termine della quale il relitto della Concordia partirà per Genova.