Chi uccise Giovanni Gentile, chi furono i mandanti e perché fu ucciso? Non sono tre domande di un ingiallito thriller politico ma ruotano intorno a un evento simbolico cruciale per la storia intellettuale e civile d’Italia. Su quelle tre domande si fonda la ricerca di Luciano Mecacci autore del libro “La Ghirlanda fiorentina e la morte di Giovanni Gentile” che sarà presentato giovedì 9 ottobre a Lucca (ore 19 – Palazzo Bernardini). All’incontro interverranno Demetrio Brandi, presidente di LuccAutori, Ugo Fava, presidente Rotary Lucca, Carlo Sburlati, responsabile esecutivo del Premio Acqui Storia. Conduce Mario Bernardi Guardi.
Una Firenze cupa e tre interrogativi – Si tratta di un accurato affresco storico e civile, umano e culturale del clima che precedette, accompagnò e seguì l’assassinio di Gentile. La scena del delitto, cioè la Firenze cupa e claustrofobica occupata dai tedeschi. E naturalmente gli attori. Qualcuno ha discusso, deciso, agito: ma come, fino a che punto, perché? Le figure che appaiono sul palcoscenico sono numerose, e molto diverse fra loro. Oscuri gappisti. Feroci poliziotti. In