Il 26 aprile l'ultima colata dell'altoforno Lucchini
Il 26 aprile l'ultima colata dell'altoforno Lucchini
Il 26 aprile l’ultima colata dell’altoforno Lucchini

L’obiettivo per la Lucchini a Piombino è ripristinare la produzione di acciaio caldo di 2 milioni di tonnellate annue. E’ quanto scritto da Cevital in un sintetico documento presentato oggi, nel corso di un incontro, a Fim, Fiom e Uilm, e intitolato ‘Piano Cevital di sviluppo dell’area di Piombino’. A riferirlo sono i sindacati. Cevital conferma così tutti i progetti già annunciati nelle scorse settimane sulla realizzazione degli impianti.

Da domani incontri per organizzare il lavoro nei reparti Per domani è fissata intanto un’altra riunione tra azienda e sindacati per calendarizzare gli incontri sugli organici, oltre che sull’organizzazione del lavoro reparto per reparto. «Oggi, con il piano che è stato presentato da Cevital abbiamo avuto un’ulteriore conferma delle nostre aspettative – ha spiegato Vincenzo Renda, segretario della Uilm di Livorno – e della serietà di un gruppo che porterà a Piombino la produzione di due milioni di tonnellate all’anno di acciaio facendone anche un grande centro logistico. Siamo alla vigilia di una complicata trattativa sugli aspetti occupazionali e salariali ma visti gli obiettivi ambiziosi dell’azienda, sono fiducioso che alla fine raggiungeremo un accordo che soddisferà tutti».

Il 2 febbraio assemblea di fabbrica «La partita si gioca tutta sul ripristino degli accordi che ci hanno disdettato con la procedura – ha aggiunto Fausto Fagioli, segretario della Fim di Livorno – e sul numero dei lavoratori che passeranno con Cevital. Oggi abbiamo chiarito con l’azienda due livelli di discussione: uno tecnico, che riguarderà gli organici e coinvolgerà direttamente anche le Rsu di stabilimento, e l’altra più ‘politica’ e giuslavorista, sul numero dei lavoratori e sulle modalità del passaggio da Lucchini a Cevital. Una discussione difficile e complessa che ci impegnerà a lungo. Uno dei punti cruciali per garantire competitività all’azienda sarà quello poi del costo dell’energia: discussione questa che dovrà essere affrontata però con il governo». Il 2 febbraio prevista un’assemblea di fabbrica con i lavoratori in cui i sindacati faranno il punto della situazione.