«L'altoforno rimane acceso fino a quando non ci saranno certezze sul futuro». A dirlo il sindaco di Piombino Gianni Anselmi, parlando dei risultati che non esita a definire "positivi", dopo l'incontro dei giorni scorsi a Roma al Ministero dello Sviluppo economico sulla Lucchini. «Entro poche settimane – ha aggiunto Anselmi – verrà sottoscritto un accordo di programma con il Governo e la Regione Toscana, per definire gli obiettivi e le risorse finanziarie pubbliche disponibili, necessarie alla riconversione ecologica della siderurgia a Piombino, e per la diversificazione produttiva dell'area. Un accordo che, in parallelo, affiancherà la procedura di vendita dello stabilimento Lucchini, creando un quadro di incentivi per i possibili investitori». «L'altoforno resterà acceso – ha confermato il sindaco – almeno finché non ci saranno certezze sul piano industriale, investimenti e soggetti industriali di riferimento per la fase nuova».
Le richieste del Governo al commissario straordinarioL'altoforno della Lucchini a Piombino deve rimanere in attività fino al momento in cui, con l'accordo di programma, non risulti definita la prospettiva di riconversione in termini di finanziamenti e strumentazione e finché non sia stato individuato l'investitore che rilevi lo stabilimento e non siano chiarite la possibilità e le forme di gestione dell'area a caldo. Questa la richiesta che il Governo, attraverso il sottosegretario allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, ha rivolto al commissario straordinario della Lucchini. Del tema Piombino si e' discusso ieri, secondo quanto riferisce una nota, nel corso di una riunione con tutti gli attori coinvolti al ministero dello Sviluppo economico.
Gli impegni L'obiettivo è quello di arrivare, entro Natale, all'accordo di programma per il rilancio dell'area industriale, il cui primo passo è la definizione di un protocollo d'intesa contenente i punti qualificanti. Con la prospettiva dell'accordo di programma, afferma la nota, si prevede che nell'arco delle prossime settimane venga pubblicato il bando di gara per la vendita degli stabilimenti Lucchini ad imprenditori che ne assicurino prospettive industriali. Nel frattempo, viene assicurato massimo impegno per una riconversione ecologicamente compatibile del sito siderurgico, grazie a nuove tecnologie per l'area a caldo, per le quali saranno approntati fondi europei, nazionali e regionali. Nel corso del confronto, e come prospettiva insita nel progetto complessivo, ieri si è inoltre dibattuto intorno all'idea che Piombino possa, nel quadro della normativa europea, diventare un porto abilitato allo smantellamento di grandi navi. «Attraverso questi interventi- ha affermato De Vincenti – come Governo siamo impegnati a dare ai lavoratori la certezza di prospettive produttive ed occupazionali. Direi proprio che ieri abbiamo fatto un bel passo avanti in questa direzione e nella direzione di un rilancio della siderurgia».