L’intervento del Governo per il futuro della Lucchini. A chiedere un incontro urgente con il premier Matteo Renzi e con il governatore della Toscana Enrico Rossi sono i sindacati Fim Fiom e Uilm e le Rsu Lucchini.
Incertezze sugli stipendi La situazione dell'impianto siderurgico, dicono i sindacati «deve essere presa in mano direttamente dal Governo». La trattativa per la cessione della Lucchini, ad avviso di Cgil, Cisl e Uil, si deve sbloccare il prima possibile perché senza liquidità l'azienda non può più andare avanti. Ieri, gli operai delle imprese di appalto della Lucchini, alcuni per non aver riscosso, altri per aver preso la metà dello stipendio e senza avere certezze sulla data di pagamento, insieme alle segreterie di Fim Fiom e Uilm hanno protestato sotto la direzione dello stabilimento. I sindacati appoggiando le richieste degli operai, sollecitano la data del pagamento degli stipendi che a oggi ancora non è stabilita. «I media hanno dato grande risalto a Letta quando riuscì a portare 500 milioni di investimenti in Italia – dice Vincenzo Renda, segretario della Uilm di Livorno – è più che legittimo da parte nostra per una vicenda come questa, con la società Snc che dichiara di voler investire 3 miliardi di euro su Piombino, chiedere un interessamento diretto da parte del Governo. Sarebbe grave non chiudere il prima possibile questa trattativa, sapendo che lo stabilimento senza l'ingresso di un nuovo soggetto ormai è alla fine».