«Potrebbero esserci le condizioni per inserire Piombino nel novero delle aree di crisi complessa e quindi poter beneficiare di una parte dei finanziamenti di 680 milioni di euro a disposizione per tutto il Paese». A rivelarlo il sindaco di Piombino, Gianni Anselmi, dopo l'incontro di oggi al ministero dello Sviluppo sulla questione Lucchini (leggi). Il sottosegretario Claudio De Vincenti, secondo quanto riferito a Piombino, avrebbe infatti confermato che potrebbero esserci le condizioni per inserire anche l'area toscana nell'ambito dell'articolo 27 del Decreto Sviluppo sul “Riordino della disciplina in materia di riconversione e riqualificazione produttiva di aree di crisi industriale complessa”. Si tratta di “un altro tassello” che per il sindaco potrebbe essere utile al rilancio del territorio, così come la questione dello smantellamento a Piombino della Costa Concordia (leggi). «La vicenda della Concordia potrebbe essere un'utile leva per fungere da acceleratore sui problemi infrastrutturali del porto per il rilancio della nostra economia e delle nostre aziende», ha sottolineato il sindaco.
Sei mesi di tempo per attrarre nuovi soggetti «Con oggi si avvia un percorso di gestione delle difficoltà di breve termine sul rilancio dell'azienda Lucchini, perché sia resa appetibile a nuovi investitori, e su come creare le condizioni di competitività del territorio», ha detto Anselmi. Nel corso dell'incontro, risposte positive sono arrivate dal commissario alle sollecitazioni di istituzioni e sindacati sulle questioni più urgenti: occupazione e aziende fornitrici in credito con la Lucchini. «La situazione della gestione finanziaria è molto delicata – ha spiegato Anselmi – e ci sono sei mesi di tempo per un progetto industriale che attragga nuovi soggetti. Abbiamo chiesto a Nardi attenzione sul tema dell'occupazione, che è la questione al centro dei nostri pensieri. Sui rinnovi per i contratti dei lavoratori che stanno andando a scadenza e su quelli di solidarietà, il commissario ha dato disponibilità nei limiti delle sue prerogative. Inoltre abbiamo chiesto attenzione sul tema delle aziende dell'indotto creditrici della Lucchini. Anche di questo il commissario si farà carico nell'ambito della normativa, dando disponibilità ad incontri con i rappresentanti di categoria». E' stata anche ribadita la strategicità dell'altoforno di Piombino, come polo produttivo di rilievo internazionale: solo a Piombino si producono le rotaie senza saldatura da 108 metri. «Questo nuovo scenario – ha concluso il sindaco – con il commissario ci consente di legare le crisi industriali con un approccio più strategico che abbracci anche infrastrutture, sviluppo del porto di Piombino e risoluzione del nodo delle bonifiche».
«Incontro positivo ma ora bisogna fare in fretta» «Valuto positivamente l'incontro con il commissario per l'impegno da lui assunto sull'occupazione e l'attenzione ai problemi dell'indotto» ha detto il presidente della Provincia di Livorno, Giorgio Kutufà. Il presidente ha poi aggiunto di aver sollecitato il governo ad una rapida approvazione del decreto sulle aree di crisi «perche' siano individuati all'interno di quel provvedimento gli strumenti di interesse per l'area piombinese a sostegno dell'economia della Val di Cornia».