«Aprite gli occhi, non rimanete con le mani incrociate». È stata questa la risposta di Papa Francesco al videomessaggio degli operai della Lucchini di Piombino (guarda). Il Santo Padre ha espresso commozione e tristezza per «la preoccupazione dei padri di famiglia» piombinesi che vedono ridursi la speranza di poter mantenere il proprio posto di lavoro. Insieme alla vicinanza e alla preghiera, Bergoglio ha anche lanciato il suo appello chiedendo «ogni sforzo di creatività e di generosità» per chi perde il lavoro e per i disoccupati.
La commozione di Papa Francesco «Ieri ho ricevuto un video-appello dagli operai della Lucchini di Piombino inviatomi prima della chiusura dell’altoforno che mi ha davvero commosso. Sono rimasto triste – ha detto il Papa al termine dell’udienza generale -. Cari operai, cari fratelli – ha proseguito -, sui vostri volti era dipinta una profonda tristezza, la preoccupazione di padri di famiglie che chiedono solo il loro diritto di lavorare per vivere dignitosamente e per poter costruire, nutrire ed educare i propri figli. Siate sicuri della mia vicinanza e della mia preghiera. Non scoraggiatevi – ha aggiunto Bergoglio -, il Papa è accanto a voi e prega per voi, affinché quando si spengono le speranze umane rimanga sempre accesa la speranza divina che non delude mai».
L’appello di Bergoglio «Cari operai, cari fratelli – ha detto ancora il Pontefice – vi abbraccio fraternamente. E a tutti i responsabili chiedo di compiere ogni sforzo di creatività e di generosità per riaccendere la speranza nei cuori di questi nostri fratelli e nel cuore di tutto le persone disoccupate a causa dello spreco e della crisi economica. Per favore, aprite gli occhi e non rimanete con le mani incrociate!», ha concluso Papa Francesco.
Il messaggio del Papa alla Lucchini «La risposta del Papa ci tocca profondamente, una risposta che ci dà sostegno in un momento così drammatico per noi». È stata questa la prima reazione al messaggio del Pontefice di Lorenzo Fusco, lavoratore della Lucchini e rappresentante delle Rsu. «Sentire Papa Francesco vicino in un momento di così poca serenità per noi spero possa darci la forza di resistere. A Piombino la siderurgia non può scomparire – ha aggiunto Fusco -. Vorremmo che la stessa solidarietà espressa da una personalità come quella di Papa Francesco ci sia espressa, ma con atti concreti, dalle istituzioni». Dal sacro al profano: in attesa dell’assemblea straordinaria di oggi – con tutti gli operai Lucchini – sabato alle 16 davanti all’acciaieria piombinese è atteso in presidio anche il leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo.