Sarà un’anteprima della nuova era algerina della Lucchini: domani il presidente del gruppo Cevital Issad Rebrab è atteso a Piombino per un primo sopralluogo all’impianto, per il cui passaggio di mano ieri è arrivato il via libera dal ministero dello Sviluppo economico. La conclusione positiva dell’operazione era ormai attesa da qualche giorno, ora c’è anche il via libera governativo e la benedizione pressoché unanime: dal presidente del Consiglio Matteo Renzi al segretario nazionale Fiom Maurizio Landini, dal ministro Federica Guidi ai sindacati territoriali.
Un investimento importante Il piano del gruppo algerino prevede un investimento da 400 milioni di euro, tornando alla produzione di acciaio, con la realizzazione di due forni elettrici e di un nuovo laminatoio per due tonnellate di acciaio all’anno. Piombino rappresenterà uno snodo fondamentale per l’import/export di Cevital, grazie anche agli Accordi di programma che prevedono lo sviluppo delle infrastrutture portuali. Previste inoltre la bonifica dei terreni e avvio di nuove produzioni sostenibili con conseguenze positive per l’occupazione.
Salvaguardia dei posti di lavoro Proprio la garanzia dell’occupazione, con il mantenimento di duemila posti di lavoro, è stata sottolineata dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi: «Vince la lotta degli operai. Vincono le istituzioni, Regione in testa, che hanno investito 270 milioni tra porto e infrastrutture per rendere Piombino più attrattiva e competitiva».
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