Il direttore della Medicina legale di Lucca

LUCCA – Riconoscimento per la Medicina legale di Lucca, entrata a far parte dei 10 centri nazionali che potranno svolgere attività di formazione e ricerca scientifica su corpi e tessuti post mortem.

Con la legge 10 del 2020 e con l’istituzione dei centri nazionali autorizzati come quello di Lucca, evidenzia una nota dell’Asl, è possibile anche in Italia donare il proprio corpo dopo la morte, per rendere possibili nuovi studi di malattie e terapie e una migliore formazione pratica dei professionisti sanitari.

Diana Bonuccelli, direttore della Medicina legale di Lucca, ha spiegato che “ogni anno c’è la possibilità di candidarsi come centro nazionale di riferimento, poi il ministero fa un’ispezione nella struttura per verificarne i requisiti. Con l’ultima selezione ha autorizzato dieci centri in tutta Italia, in Toscana ci siamo solo noi e l’Università di Firenze”.

La Medicina legale di Lucca è da alcuni anni il polo autoptico della Toscana nord ovest per l’attività di riscontro diagnostico ed è attiva in convenzione anche con altre strutture pubbliche e private di area vasta e della regione Liguria. “Se una persona decide di mettere il proprio corpo a disposizione della scienza dopo la morte – ha evidenziato ancora Bonuccelli – questo viene portato nel centro nazionale di riferimento più vicino e resta per un anno a disposizione per protocolli di ricerca oppure per la formazione dei chirurghi”.

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