Può essere considerato l’outsider, ma di fatto, è stato lui a vincere le primarie a Montevarchi. Paolo Ricci è il candidato a sindaco per la coalizione di centrosinistra e sarà lui quindi, il prossimo 5 giugno, a correre per la poltrona di primo cittadino. Erano tre i candidati che ieri si sono “divisi” le preferenze di 2297 votanti: Paolo Ricci (Democratici e Progressisti), Francesco Maria Grasso (sindaco uscente) e Giovanni Rossi, ex assessore di Grasso, entrambi “targati” Pd. Per 7 punti in più rispetto a Grasso, Paolo Ricci ha vinto (889 voti, il 39,09%).
Ricci, sarai lei il candidato per il centrosinistra a Montevarchi. Se lo aspettava?
«Quando sono partito no. La mia candidatura è stata presentata tre settimane fa. Con il passare dei giorni, ci siamo resi conto che stava crescendo, che i consensi aumentavano. Nell’ultima settimana, abbiamo capito che ce la potevo fare. Arrivare alle primarie è stato un percorso politico lungo e complicato. Appena abbiamo ottenuto la possibilità di farle, si è cercato la quadratura in grado di allargare il più possibile il consenso».
Ha battuto due “concorrenti” targati Pd. Che cosa significa questo, politicamente?
«Abbiamo firmato un patto di coalizione. Poteva succedere il contrario e sarebbe cambiato poco. Perché a questo punto, per andare avanti, è indifferente che abbia vinto io o un candidato del Pd. Siamo tutti nella stessa coalizione e lavoreremo insieme per la nostra città».
Chi è e cosa fa Paolo Ricci?
«Sono un montevarchino di 57 anni, dipendente pubblico, con esperienze in politica. Dal 1997 al 2001 sono stato assessore all’Urbanistica, poi dal 2006 al 2011 sono stato consigliere comunale. Sono sposato e ho due figli».
Quale è stato il punto di forza del suo gruppo in queste settimane?
«Sicuramente la credibilità e la capacità di essere trasversali. Non posso che ringraziare tutti coloro che si sono spesi per una causa comune. Io sono il portabandiera di un gruppo credibile e che raccoglie consensi in tutto il centrosinistra».
Perché ha deciso di scendere in campo?
«Il mio desiderio è di riunire il centrosinistra. Ci stiamo lavorando da sei mesi e tre settimane fa, con l’opportunità di fare le primarie, ho deciso di candidarmi. La mia candidatura è figlia delle primarie di coalizione».
Di cosa ha bisogno Montevarchi?
«Montevarchi ha bisogno di cambiare passo, di dare più attenzione alle piccole cose, quelle che sono vicine ai cittadini. Penso alle politiche sociali ma anche alle opere pubbliche, alle infrastrutture; Montevarchi ha bisogno di recuperare un ruolo nella vallata e all’interno delle società che gestiscono i servizi a domanda individuale».
Ha incontrato o sentito gli altri due candidati?
«Sì, ci siamo visti e sentiti. C’è grande stima tra noi e l’intento comune è di vincere le elezioni del 5 giugno».
I prossimi passi?
«A breve presenteremo liste e programma. Esiste un programma di base della coalizione, adesso si tratta lavorarci tutti insieme in modo da raffinarlo».