Svolta nella cura della meningite. L'Agenzia italiana del Farmaco ha approvato il primo vaccino, disponibile entro la fine dell'anno, contro il ceppo B messo a punto interamente in Italia dai ricercatori del Centro Novartis Vaccines a Siena.
La malattia La meningite causata da meningococco B è responsabile di sei casi di meningite meningococcica su dieci in Italia, può colpire soprattutto i bambini con meno di un anno e ha un decorso talmente rapido che può uccidere in meno di 24 ore, o comunque lasciare disabilità permanenti. La meningite meningococcica è la principale causa di meningite in Europa, soprattutto tra i neonati ed è particolarmente pericolosa perché colpisce senza alcun sintomo di preavviso. Ha una letalità del 9-12%, ma senza un adeguato trattamento antibiotico può raggiungere il 50%. Ogni anno nel mondo sono mezzo milione i casi di meningite meningococcica. In Italia, la causa principale è il ceppo B, che nel 2011 e' stato responsabile del 64% dei casi totali, e del 77% dei casi nei bambini sotto l'anno di età.
L’iter per il vaccino A seguito dell'approvazione dell'Agenzia del Farmaco, le autorità competenti valuteranno l'inserimento del nuovo vaccino nei calendari vaccinali regionali e nell'ambito del prossimo Piano Vaccinale Nazionale. Il profilo di tollerabilità e immunogenicità del nuovo vaccino «sono stati stabiliti sulla base di un vasto programma clinico – concludono gli esperti – che ha coinvolto oltre 7mila persone tra cui in Italia 11 istituti diversi e circa 1.500 tra neonati, bambini, adolescenti e adulti. A partire dai due mesi di età, il nuovo vaccino offre diverse opzioni che possono essere integrate negli interventi di vaccinazione di routine».
Svolta nella lotta contro al meningite nel mondo «Esistono vaccini in grado di proteggere contro i ceppi A, C, Y e W135 della meningite meningococcica – spiega Rino Rappuoli, responsabile mondiale della ricerca di Novartis Vaccines and Diagnostics – ma finora non era disponibile un vaccino contro il meningococco B. Questo nuovo vaccino permetterà non solo di salvare molte vite umane, ma anche di cambiare le prospettive della lotta contro la meningite nel mondo. Adesso il nostro ruolo passa in secondo piano e il compito più importante lo avranno i governi e le istituzioni, che hanno l'obiettivo di tutelare la salute pubblica con efficaci programmi di immunizzazione».