Un piano triennale di prevenzione della corruzione. Ad approvarlo è stata la Giunta del Comune di Pisa. Il piano è «lo strumento di programmazione attraverso il quale le pubbliche amministrazioni devono prevedere azioni e interventi efficaci nel contrasto ai fenomeni di corruzione che riguardano l’organizzazione e l’attività amministrativa dell’ente ed è proposto dal Responsabile della prevenzione della corruzione, figura di nuova introduzione, nominata dal sindaco».
Nel pisano 17 gruppi criminali mafiosi Secondo il rapporto 2013 della Fondazione Caponnetto, spiega il Comune, in provincia di Pisa esistono 17 gruppi criminali mafiosi (10 clan della camorra, 5 della criminalità organizzata siciliana, 2 della ‘ndrangheta) e 24 sono gli episodi di criminalità organizzata da cui sono scaturite altrettante operazioni delle forze dell’ordine e 2 i beni confiscati.Il piano, al cui interno è stato inserito anche il codice di Comportamento dei dipendenti comunali, deve individuare le attività nell’ambito delle quali è più elevato il rischio di corruzione, prevedere meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle decisioni idonei a prevenire il rischio di corruzione, monitorare il rispetto dei termini previsti dalla legge o dai regolamenti, per la conclusione dei procedimenti, monitorare i rapporti tra il Comune e i soggetti che con esso stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere, individuare ulteriori obblighi di trasparenza, rispetto a quelli previsti dalle disposizioni di legge.