Una speranza contro il temibile batterio New Delhi potrebbe arrivare da Siena. Il gruppo di ricerca dell’Università coordinato da Alessandro Pini, docente al dipartimento di Biotecnologie Mediche, lavora da anni su una molecola antimicrobica che recentemente si è rivelata efficace contro il batterio New Delhi, come descritto in un recente articolo pubblicato sulla rivista ‘International Journal of Antimicrobial Agents’.

Alessandro Pini, docente al dipartimento di Biotecnologie Mediche

Molecole in fase finale di sviluppo La molecola, spiega in una nota l’ateneo, appartenente alla classe molecolare dei peptidi antimicrobici, attualmente si trova nella fase finale di sviluppo preclinico. In collaborazione con il gruppo del professor Rossolini all’Università di Firenze sono in programma prove di efficacia su ceppi di New Delhi isolati in Toscana. Tale molecola è attualmente in licenza all’azienda SetLance srl, una società con sede a Siena, fondata nel 2009 da Pini, Luisa Bracci e Chiara Falciani, e che, operando in convenzione con l’Università di Siena, si occupa dello sviluppo farmaceutico di farmaci antimicrobici attraverso contratti di ricerca con multinazionali del farmaco.

La diffusione del batterio La notizia arriva nel giorno in cui l’Agenzia regionale di sanità ha pubblicato il suo bollettino settimanale sulla diffusione del New Delhi in Toscana: è salito a 90 il numero di persone che hanno contratto l’infezione. Tra novembre 2018 e il 15 settembre 2019 i batteri Ndm sono stati isolati nel sangue di 90 pazienti e che potrebbero essere 36 i decessi sospetti riconducibili al superbatterio. Peraltro, proprio sull’edizione di oggi, il quotidiano Il Tirreno riporta la notizia di un altro caso di possibile morte sospetta per Ndm di un paziente di 66 anni all’ospedale ‘Versilia’ di Lido di Camaiore (Lucca). Il paziente deceduto aveva subito un intervento chirurgico all’ospedale di Livorno nel giugno scorso.