Per la prima volta, dopo quasi 30 anni, la replica della celebre Porta del Paradiso del Ghiberti del Battistero di Firenze sarà sottoposta ad una manutenzione straordinaria dall’Opera di Santa Maria del Fiore.
Via al cantiere Da stamani viene montato il cantiere e in settimana inizieranno i lavori, diretti dall’Opera, prima su un’anta e poi sull’altra, permettendo così alle migliaia di turisti che ogni giorno si soffermano davanti alla Porta in bronzo e oro di continuare ad ammirarla. Il termine dei lavori è previsto per metà settembre. La copia della Porta del Paradiso (8 tonnellate di peso, 5 metri e 10 cm di altezza per 3,10 di larghezza, profonda 12 cm) si trova sul Battistero dal 1990, quando l’originale fu rimosso per il restauro e poi esposto al Museo dell’Opera del Duomo per motivi di conservazione. Come l’originale è realizzata in bronzo e oro con le stesse tecniche che Ghiberti aveva usato 600 anni prima. A fonderla fu Aldo Marinelli della Galleria Frilli grazie a dei calchi eseguiti al tempo del celebre restauro della Porta del Paradiso dopo la seconda guerra mondiale, e fu lo stesso Marinelli a convincere il mecenate giapponese Choichiro Motoyama (morto l’anno scorso) a finanziare la realizzazione della copia, che donò al tempo per un miliardo di lire. Una volta fusa, la gigantesca Porta venne trasportata a Parigi per essere dorata con il metodo galvanico, in sostituzione di quello a mercurio “fuori legge” in Italia per la sua tossicità. Non un vero e proprio restauro ma la manutenzione si è resa necessaria per i gravi fenomeni di degrado causati dall’esposizione all’esterno e consentirà di rallentare gli inevitabili processi di deterioramento. Una serie di lavaggi, alternati a pulitura chimica, a base di soluzioni acquose, permetterà di rimuovere i prodotti di corrosione dalla doratura. Dopo verranno predisposti sistemi protettivi trasparenti per proteggere le superfici metalliche, base all’integrazione che sarà eseguita con foglia d’oro zecchino in alcune porzioni fortemente alterate)