Adottare ogni strumento atto a promuovere nelle scuole toscane percorsi formativi sull’utilizzo consapevoli dei dispositivi digitali per il contrasto dei fenomeni di cyberbullismo e blackout challenge: lo prevede una mozione approvata del Consiglio regionale della Toscana e presentata da Maurizio Marchetti.

Divieto uso telefoni nelle scuole Oltre ai percorsi formativi, il testo propone anche «il divieto di utilizzazione dei telefoni mobili e degli altri dispositivi di comunicazione elettronica da parte degli studenti nelle scuole primarie nonché secondarie di primo e di secondo grado, eventualmente prevedendo delle finestre temporali per l’utilizzo degli stessi esclusivamente in aree dedicate».

«Dipendenza digitale vera patologia» «La sessione ancora in corso dell’assemblea dell’Oms – ha spiegato in aula Marchetti – ha inserito la dipendenza digitale nel novero delle malattie. Non un vizio, dunque, ma un’autentica patologia». Per questo secondo Marchetti sono necessarie «forme di cooperazione scuola-famiglia per un’educazione univoca dei giovani all’uso consapevole dei dispositivi digitali come mezzo di contrasto a bullismo e cyberbullismo, eventualmente incentivando l’organizzazione di specifici momenti di formazione e confronto sulla materia che riuniscano studenti, famiglie, insegnanti ed esperti”» Secondo Marchetti «è innegabile il prezioso contributo che le nuove tecnologie danno alla formazione dei nostri ragazzi. Esiste però un lato B nell’utilizzo di smartphone, tablet e computer che va scongiurato accompagnando anche lo sviluppo digitale dei nostri studenti con percorsi di educazione all’uso consapevole di tali strumenti perché troppo spesso la cronaca ci propone episodi di bullismo tra giovani, con violenze verbali o fisiche perpetrate anche all’interno degli istituti scolastici e i cui esiti nefasti vengono amplificati dall”essere replicati attraverso riprese effettuate tramite smartphone».