Via libera del Consiglio regionale alla legge obiettivo per il contenimento degli ungulati in Toscana nel prossimo triennio. Si parla di caprioli, daini e cinghiali che per il loro sovrannumero stanno causando notevoli problemi all’agricoltura oltre, nei casi piu’ gravi, a incidenti mortali per l’attraversamento improvviso nelle strade urbane. Un’approvazione che viene colta come un segnale nella giusta direzione da parte del Partito Democratico, ma che ha causato la levata di scudi del Movimento 5 Stelle che teme che sguinzagliare i cacciatori avrà un effetto nefasto sul turismo.
Marras: «La caccia non e’ uno sport, ma una funzione pubblica» «Provare a ricomporre un equilibrio naturale è nostro dovere e dobbiamo farlo con gli strumenti che solo una nuova normativa ci puo’ offrire – e’ l’opinione del capogruppo del Pd in Regione, Leonardo Marras-. Oggi il 70% del territorio della Toscana e’ disciplinato come ‘vocato’ agli ungulati, ma la loro densita’ non e’ piu’ sostenibile. Nell’altro 30% semplicemente non devono starci, perche’ parliamo di terreni coltivati. Ecco dove pende la bilancia di questa legge: dalla parte degli agricoltori». E rivolgendosi agli animalisti ha ribattuto in aula alle accuse delle ultime settimane: «La caccia non e’ uno sport, ma una funzione pubblica. L’attivita’ venatoria e’ una concessione dello Stato finalizzata alla conservazione dell’equilibrio della natura. Nell’ambito di questa attivita’ il prelievo venatorio e’ uno strumento utile».
M5S: «Gli agricoltori continueranno ad avere i loro danni» Opposta è la posizione del Movimento 5 Stelle che accusa i dem di “cieca ostinazione” nel recepire le buone pratiche che vengono da altri Paesi europei e da altre regioni. «Abbiamo provato a migliorare un testo che era comunque irricevibile – ha evidenziato la consigliera Irene Galletti -, ma davanti ad un muro potremo solo dire, tra 3 anni, ve l’avevamo detto. Non abbiamo mai negato i danni all’agricoltura da ungulati, ma l’assessorato e’ partito dal dato degli incidenti stradali per parlare della loro sovrappopolazione. Ho lavorato alla Fao, Nazioni Unite- ha aggiunto-: e’ la prima volta che vedo calcolare una popolazione di animali misurandola tramite l’infortunistica stradale. Questa legge consegna ai cacciatori un problema che da 20 anni essi medesimi e le istituzioni non sono stati in grado di risolvere. Gli agricoltori continueranno ad avere i loro danni e la Toscana diventera’ un’unica piazza per le battute di caccia, con problemi per turismo naturalistico e sicurezza».