Sono diciotto i musicisti che compongono l’Orchestra di Piazza Vittorio, dieci i Paesi da cui provengono e nove le diverse lingue che parlano; ma è solo insieme che sanno come comunicare al pubblico, accomunati da quel linguaggio universale che è la musica.
Un concerto dall’unione tra popoli I loro concerti nascono attraverso l’unione di generi, sonorità, strumenti diversi con l’intento di suonare per distruggere qualsiasi tipo di barriera e di confine, senza proclami o comizi ma solo stando insieme sopra ad un palcoscenico. Perciò il loro spettacolo, in programma nell’ambito della manifestazione “Dialoghi sull’Uomo” di Pistoia in programma il 24 maggio alle 21.30, vedrà mescolarsi la musica tradizionale dei paesi di origine dei vari componenti dell’orchestra con ritmi più conosciuti come il pop o il rock, il reggae e la musica classica. Ma non solo il messaggio sociale da valore a questo spettacolo, l’Orchestra di Piazza Vittorio nasce anche come associazione per l’integrazione e la ricerca di repertori musicali diversi e spesso sconosciuti al grande pubblico, nonché per riabilitare musicisti in condizioni disagiate.