FIRENZE – Diego Ceretta è il nuovo Direttore Principale dell’Orchestra della Toscana. È stato scelto dal direttore artistico Daniele Spini su mandato del Consiglio di Amministrazione della Fondazione che si è riunito lo scorso 28 febbraio.

Milanese, 26 anni, Diego Ceretta è tra i giovani direttori italiani più promettenti della sua generazione. Risale allo scorso anno il primo incontro con l’ORT, in occasione dei concerti nelle Ville Medicee: un colpo di fulmine che si è rinnovato anche pochi giorni fa nei cinque fantastici e applauditi concerti diretti a Firenze e in Toscana. Ceretta, la cui carriera è in forte ascesa, nel 2023 conquisterà il primato di essere tra i pochissimi a dirigere nello stesso anno in tre dei più importanti festival che hanno storicamente lanciato le carriere dei giovani direttori: il Festival della Valle d’Itria di Martina Franca, il Rossini Opera Festival di Pesaro e il Wexford Festival Opera (Irlanda), di cui dirigerà l’apertura con una nuova produzione della rara Zoraida di Granata di Donizetti.

Per l’ORT questa nomina rappresenta un nuovo importante passo verso una sua profonda trasformazione, la più importante dalla creazione ad oggi. Il ruolo di direttore principale era vacante dal giugno 2020 da quando cioè Daniele Rustioni concluse il suo mandato, dopo essere stato ben nove anni all’interno di questa fondazione. Rustioni sarebbe poi ritornato qualche mese dopo con il ruolo questa volta di direttore artistico. Da allora la nomina di un direttore principale era sempre rimasta in sospeso.

“Sono davvero felice che Diego Ceretta abbia accettato l’incarico di Direttore Principale dell’ORT – è il commento di Daniele Spini – Quando si riconosce un talento del genere non bisogna lasciarselo scappare! Daniele Rustioni e io abbiamo pensato a lui praticamente nello stesso istante: le sue prove nei mesi scorsi hanno confermato l’opinione che ci eravamo formata; i concerti degli ultimi giorni hanno chiarito definitivamente che era la persona giusta per dare ulteriore impulso al cambiamento in atto nella nostra orchestra, un rinnovamento che ha nelle sue intenzioni quella di creare una struttura più moderna, originale, e inserita nel contesto regionale con ancora maggiore determinazione”.