Nove statue bronzee che stanno alla base della fontana del Nettuno di piazza Signoria a Firenze sono state rimosse per essere portate in un laboratorio di restauro. L’operazione, con tanto di imbracatura e gru di 30 metri, ha consentito di far letteralmente ‘volare’ i bronzi, dal peso di alcune tonnellate, fino alla completa rimozione e trasporto in un laboratorio di restauro alla periferia di Firenze.

Gli altri restauri La rimozione dei bronzi non è una novità nella lunga storia della monumentale fontana: solo per citare gli ultimi episodi, le statue furono rimosse durante la seconda guerra mondiale per precauzione contro i bombardamenti, e nel 1874, per lavori alle staffe di sostegno e ai tubi di adduzione idrica. Oggi la rimozione si rende necessaria per un restauro efficace sia all’esterno ma anche all’interno dei bronzi, particolarmente deteriorati da acqua e agenti atmosferici. Le statue, raffiguranti ninfe, fauni e satiri, saranno ‘curate’ in un laboratorio in via Livorno a cura di Ires e Nicola Salvioli Restauri, con un team di otto persone.

Il progetto di recupero della fontana Il lavoro ai bronzi fa parte del più ampio progetto del restauro alla fontana nel suo complesso, iniziato nel febbraio 2017 e dal costo di 1,5 milioni di euro arrivati dalla maison Salvatore Ferragamo tramite Art Bonus. L’intervento si articola in varie fasi con la pulitura delle superfici marmoree e bronzee, eventuali consolidamenti e protezione finale; inoltre si prevede la sostituzione completa dell’impianto idraulico compresa la parte impiantistica elettrica ed elettronica col risultato che la fontana tornerà a zampillare con un sistema di giochi d’acqua. Negli scorsi mesi, durante la fase più impattante dei lavori che ha praticamente ‘coperto’ il Nettuno, è stato allestito un percorso di visite al cantiere per non privare della vista del ‘Biancone’ per un periodo di tempo così esteso. La fine del restauro è prevista per la prossima primavera.