Un paese intero contro il Patto di Stabilità. E’ Londa, in provincia di Firenze, da dove questa mattina è partita la mobilitazione Anci e Uncem Toscana, che durerà 10 giorni e culminerà con una maratona web, per denunciare il critico scenario determinato da Patto di stabilità, Tares, Imu e spending review.

La protesta Il sindaco di Londa Aleandro Murras insieme alla sua giunta si è incatenato di fronte al cantiere della scuola del paese per protestare contro il patto di stabilità. Dopo molte vicissitudini infatti il nuovo plesso scolastico di Londa è pronto, mancano pochi lavori, e dopo quasi 9 anni i ragazzi (il plesso ospiterà 170 studenti) potrebbero tornare in una scuola. Gli interventi per poter riaprire il plesso sono veramente pochi: una passerella di accesso, le scale interne e le scale di sicurezza, un vano ascensore e la sistemazione del tetto, tutto il resto è appaltato e i lavori stanno per essere conclusi. Ma il patto di stabilità non permette di portare tutto a termine, il comune di Londa non può, infatti, appaltare gli ultimi lavori, questo porterà ad un nuovo stop con il rischio di non poter riaprire la scuola a settembre.
 
La serrata dei commercianti A sostenere la protesta anche i commercianti che hanno organizzato una serrata simbolica e tutti i bambini delle scuole medie, elementari e materna erano all’esterno del cantiere con le loro insegnanti ed hanno gridato per tutto il tempo della manifestazione «Vogliamo la scuola». La solidarietà oltre che da tutta la cittadinanza e dalle autorità presenti è arrivata anche dai parlamentari fiorentini, i presidenti della regione e della provincia, assessori e consiglieri regionali. «L'obiettivo della manifestazione – ha detto Murras – è far vedere e toccare con mano ai cittadini, ai mass-media un esempio concreto di quanto sia assurdo e dannoso mantenere il Patto di Stabilità e chiederne al Governo e al Parlamento il superamento o l'allentamento e togliendo dal patto le spese necessarie alla messa in sicurezza e agli adeguamenti antisismici degli edifici scolastici». Nella mattinata si è anche svolto un consiglio comunale aperto durante il quale è stato approvato un ordine del giorno dove si chiede l’eliminazione del patto di stabilità per i piccoli comuni. Presenti all’iniziativa di protesta il presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani, il presidente del Consiglio Provinciale Piero Giunti e il rappresentante del coordinamento ANCI per i piccoli comuni Marco Semplici.