Ha ucciso il caporeparto della cartiera dove lavorava a Porcari (Lucca) e poi si è consegnato ai Carabinieri. L’omicidio si è verificato stamattina verso le 7. La vittima è stata colpita sotto casa da numerosi colpi di pistola. Secondo le prime informazioni, dopo circa mezz’ora l’assassino si è presentato al comando provinciale dei carabinieri consegnando la pistola e confessando di avere ucciso il suo capo per dissidi sul posto di lavoro.
La vicenda Temeva di essere licenziato: per questo l’operaio, secondo quanto lui stesso ha raccontato ai Carabinieri, ha ucciso il suo caporeparto. L’uomo ha raggiunto in auto il quartiere di Lucca dove abitava il suo capo, ha atteso che scendesse per prendere la macchina e recarsi al lavoro e gli ha sparato diversi colpi di pistola. L’omicidio sarebbe avvenuto davanti a testimoni, tra cui la moglie della vittima che si è affacciata alla finestra dell’abitazione dopo aver sentito gli spari. L’uccisore avrebbe premeditato l’omicidio, rubando al padre la pistola, regolarmente denunciata. Sul posto, dopo l’omicidio, è subito arrivata la polizia per i rilievi, mentre l’operaio poco dopo si è consegnato al comando provinciale dei carabinieri. Il fratello della vittima è un ispettore di polizia in servizio alla questura di Lucca.