SIENA – Per celebrare 450 anni dalla morte di Giorgio Vasari, i Musei Nazionali di Siena rendono omaggio alla sua personalità versatile, pittore, architetto e scrittore (Arezzo, 1511 – Firenze, 1574), con un’esposizione alla Pinacoteca Nazionale di Siena, che incrocia pittura e arti grafiche.
«Siena celebra il grande artista, sulla scia, dopo Arezzo e Venezia, di questo anniversario. La Pinacoteca – commenta il direttore Axel Hémery – presenta un capolavoro del maestro, la ‘Resurrezione di Cristo’, committenza privata documentata. Accanto a questo quadro, cinque fogli dalla raccolta grafica dell’istituto, presentati eccezionalmente al pubblico. I disegni del fiammingo Calvaert e di maestri cinquecenteschi anonimi e la straordinaria stampa di Domenico Beccafumi testimoniano l’importanza del lascito del pittore tra terribilità michelangiolesca, grazia e capacità imprenditoriale alla Raffaello. Nel periodo di presentazione, saranno letti alcuni testi dalle ‘Vite’, con cui Vasari tramanda un’immagine contrastata dei pittori senesi. I tempi erano maturi per omaggiare questo protagonista nella casa dell’arte senese».
Un cameo che i Musei Nazionali regalano fino al 2 marzo, connettendosi alle importanti iniziative che celebrano Vasari: artista poliedrico e uomo di lettere al servizio dei Medici e dei papi, il primo storico dell’arte, incarnazione della figura colta e versatile. Come pittore, di spiccato gusto manierista, fu a capo di importanti cantieri per i Medici, tra cui la decorazione del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio o, per altre committenze, la decorazione del Salone dei Cento Giorni nel Palazzo della Cancelleria a Roma, le pale d’altare per il Convento di Santa Croce a Bosco Marengo. Fu anche architetto: tra le sue opere, il palazzo della Carovana a Pisa e il complesso fiorentino degli Uffizi.
La maestosa pala d’altare della Pinacoteca di Siena, ‘Resurrezione di Cristo’, realizzata da Vasari nel 1550, dialoga con cinque opere grafiche di ambiti diversi influenzate dalle novità tecniche promosse dall’artista. Provengono dall’album ‘Bozzetti antichi’, giunto nel 1932 in Palazzo Buonsignori dal Regio Istituto provinciale di Belle Arti di Siena, già parte della raccolta della Biblioteca comunale di Siena.
L’incontro tra la monumentale tavola di Giorgio Vasari e alcuni esemplari della produzione grafica coeva riflette la posizione ideologica dello storiografo, sostenitore del disegno – ‘padre delle tre arti nostre, architettura, scultura e pittura’, fautore dell’Accademia e Compagnia dell’Arte del Disegno, istituita da Cosimo I de’ Medici.
L’esposizione nasce da un’idea delle storiche dell’arte dei Musei Nazionali di Siena Giulia Cantoni e Serena Nocentini, allestimento degli architetti Simone Fontana e Simone Lucii, grazie alla squadra tecnica della Pinacoteca.
L’evento ha rappresentato l’occasione per interventi conservativi di manutenzione e di monitoraggio dell’opera, eseguiti dalla restauratrice dei Musei Nazionali di Siena Benedetta Paolino.