Foto pagina Facebook Ambrogio Sparagna

SIENA – Terzo giorno di festival per Sì Siena, Il linguaggio tra terra e cielo che sabato 25 settembre renderà omaggio a Dante Alighieri nel 700esimo anniversario della morte con una Passeggiata d’autore e l’esibizione della Bandadante di Ambrogio Sparagna e dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium di Roma che si esibirà con Cristiano Godano e Davide Rondoni.

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Il festival itinerante è un evento di Comune di Siena in collaborazione con l’Accademia Chigiana, Siena Opera della Metropolitana, l’Associazione Centro Storico Città di Siena e l’organizzazione dell’Accademia dei Silenti.

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito, a numero chiuso con prenotazione obbligatoria sui siti www.accademiadeisilenti.itwww.toscanalibri.it

Per informazioni scrivere a segreteria.sisienafestival@gmail.com. Sarà garantito il rispetto delle misure anti Covid e in ottemperanza alle disposizioni governative vigenti (rif. D.L. del 23 luglio 2021), l’accesso alle iniziative sarà consentito solo agli utenti in possesso della Certificazione verde COVID-19 (Green Pass) in corso di validità.

Il programma

L’omaggio al Sommo Poeta comincerà alle ore 15 con la Passeggiata dantesca organizzata dal portale toscanalibri.it (partenza da Piazza Tolomei –  evento a numero chiuso sold out), Un itinerario incentrato su tre celebri citazioni ‘senesi’ nella Commedia. Il percorso comincerà da piazza Tolomei per parlare di Pia e scoprire, forse, di trovarsi nel posto sbagliato, poiché gli storici avrebbero ormai stabilito che l’identità della Pia niente avrebbe a che vedere con la famiglia Tolomei. Ma resta comunque il fascino di questa figura femminile e di come la sua leggenda sia stata tramandata nei secoli grazie ai pochi ma intensi versi con cui Dante chiude il canto V del Purgatorio. Quindi in piazza del Campo per incontrare Provenzano Salvani, condottiero e capo ghibellino, troppo preso – a detta di Dante – dalla vanità del potere, e perciò in Purgatorio ad espiare il suo peccato di superbia. Anche se, già in vita, qualcosa della sua colpa aveva scontato, allorché “sul Campo di Siena”, accantonando ogni forma di superbia, non esitò a chiedere l’elemosina per riscattare l’amico Mino Pagliaresi fatto prigioniero a Tagliacozzo dall’esercito di Carlo I d’Angiò. Varrà la pena conoscerlo meglio questo protagonista della storia senese. Per terminare al chiostro del Carmine, attorno al pozzo ‘della Diana’. Nome che evoca il fantasmatico fiume sotterraneo la cui leggenda non sfuggì nemmeno a Dante per deprecare la fatuità dei Senesi, presi ad inseguire due ambizioni entrambe legate all’acqua: annettere il porto di Talamone ai possedimenti della Repubblica e scoprire, giustappunto, il corso sotterraneo della Diana. Diciamo che quello della Diana è un caso irrisolto, perché non esiste ma c’è, se non altro nell’immaginario dei Senesi.

Alle ore 21 alle Logge del Papa l’esibizione della travolgente BandaDante, la carovana di Ambrogio Sparagna con Davide Rondoni e l’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, che incontra, per la prima volta, il cantautore e frontman dei Marlene Kuntz, Cristiano Godano, autore, più di una decina di anni fa, di una canzone dedicata al grande poeta russo Osip Mandel’stam, costretto a subire da Stalin una vessazione psicologica e fisica tremenda, che lo portò alla morte. La colpa? Essere un poeta. Mandel’stam fu un grandissimo e colto conoscitore della Divina Commedia, della quale argomentò in un saggio famoso e studiato. In scaletta questo pezzo e altre canzoni con fortissima presenza dei temi dell’amore e dell’amicizia: l’amore fu la ben nota ossessione di Dante, e nella Divina Commedia vi sono grandi incontri di amici. Cristiano Godano si aggiunge ai viandanti della BandaDante che dopo le numerose tappe in tante città italiane e dopo aver incontrato altri grandi artisti della scena italiana Francesco De Gregori, Beppe Servillo, Mario Incudine, Iaia Forte, David Riondino, i poeti improvvisatori Pietro e Donato De Acutis, continua a percorrere il lungo viaggio di Dante attraverso il canto dei pastori, e il ritmo e la forza della musica popolare italiana.

Tra gli altri appuntamenti della giornata alle ore 11,30 alla Loggia della Mercanzia incontro con la fondatrice e presidente di FacilityLife, Mariuccia Teroni e il suo nuovo libro “Digitale Umano” (Giubilei Regnani Editore) per indagare i nuovi linguaggi tra umanesimo e nuove tecnologie, e provare a scoprire, nell’incontro tra la scrittrice e il poeta Alessandro Fo e la sua recente raccolta poetica “Filo spinato” (Einaudi), il punto di contatto più misterioso e profondo tra l’umano, la parola e il digitale.

Alle ore 17,30 omaggio al bicentenario dalla nascita di uno degli uomini più intelligenti e straordinari dell’ottocento, Charles Baudelaire, simbolo del furore dello scrivere, sempre intrecciato al desiderio di vivere, alle misteriose corrispondenze fra l’arte e la vita. Un evento realizzato in collaborazione con il Teatro La Pergola di Firenze, “Siamo tutti maledetti?” alla Loggia della Mercanzia, musica e lettura libera di poesie e testi tratti dalla sua raccolta più famosa “I fiori del male”, a cura degli allievi della scuola Orazio Costa della Fondazione Teatro della Toscana.

In occasione dell’esposizione straordinaria nella Sala del Tesoro del Museo dell’OPA di Siena della Rosa d’Oro, che Alessandro VII Chigi volle donare al Duomo della sua città e che fece realizzare da Gian Lorenzo Bernini, alle ore 18.30, Claudia Gualdana, docente e saggista, autrice del libro “Rosa. Storia culturale di un fiore” (Ed. Marietti, 2019), terrà una conferenza su “La Rosa d’Oro, la rosa, la rosa… a rifiorir tra cielo e terra”, l’opera di magnifica bellezza che celebra l’enigma e il mistero che si cela in questo simbolo che attraversa i secoli e le culture, il tempo e l’eternità. A seguire, l’artista e scultore Cristiano Carotti, che ha esposto le sue opere e installazioni in musei e gallerie italiane e straniere (Roma, Venezia, Biella, Lipsia, Pietrasanta), e la poetessa e scrittrice Flaminia Colella converseranno sul tema “Scolpire, fare emblemi”: una riflessione sui temi fondamentali della sua arte e in particolare sul senso di rifarsi agli archetipi e al linguaggio simbolico per un’artista contemporaneo. Interviene Luca Caricato, studioso ed esperto vinciano, noto per il suo lavoro di ricerca sul codice di Leonardo.