Smascherata, in un’insospettabile fattoria poco distante da Arezzo, una frode di svariate migliaia di euro. Oltre 250 i litri di falso olio extravergine di oliva, sottratti alla commercializzazione dal Nucleo Antifrodi Carabinieri di Roma. Non solo falso ma anche dannoso per la salute. Questo il responso delle analisi effettuate dal laboratorio dell’ICQRF di Perugia, in ausilio ai Carabinieri dei Nas che hanno rinvenuto olio ‘lampante’ messo in commercio e spacciato per extravergine di oliva, addirittura biologico. La sostanza rivenuta è detta ‘lampante’ perché questo tipo di olio in passato era usato per alimentare le lampade ad olio.

nacSmascherati dal controllo qualità I Nac, in collaborazione con l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari del ministero delle Politiche agricole, procedendo a controlli straordinari sulla commercializzazione dell’olio extravergine di oliva, per verificare la qualità del prodotto detenuto nelle rivendite olearie aretine e destinato al consumatore finale, ha scovato la truffa. I militari, nel controllare questa famosa fattoria toscana dell’aretino che garantiva la vendita al dettaglio di un olio extravergine di oliva etichettato ‘biologico’ al prezzo di 13 euro al litro, hanno accertato che il prodotto non era assolutamente rispondente alle qualità pubblicizzate, anzi, in realtà  era olio meccanico.

L’intervento dei Nac I Carabinieri del Nac hanno, quindi, denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo il legale rappresentante dell’azienda agricola e proceduto al sequestro di oltre 250 litri del falso olio di oliva biologico, sottraendolo così alla vendita di ignari consumatori. Un altro colpo al cuore dell’economia e del territorio toscani, ma soprattutto alla nostra credibilità nella filiera alimentare che la nostra regione si è guadagnata con il lavoro certosino di migliaia di operatori onesti.