«Con tutta la stima e l’affetto, io dico soltanto che non è il tempo di aprire un dibattito congressuale. Stiamo parlando del 2017, non c’è bisogno dell’apertura di una discussione del genere adesso». Lo ha detto l’ex segretario del Pd Pierluigi Bersani a margine della sua partecipazione ieri sera alla Festa dell’Unità di Firenze, rispondendo ad una domanda dei giornalisti che gli hanno chiesto un giudizio sulla possibile candidatura del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi alla segreteria del Pd. «Ognuno che si ritiene come lui del Pd, dia un contributo al partito ma non è il tempo di aprire una discussione su questa questione» ha aggiunto Bersani che era atteso da duemila persone ed è stato accolto da una standing ovation.
«E’ bello tornare qui, un posto dove sono successe tante cose che abbiamo fatto anche assieme» «Tornare a Firenze è sempre bello, questo è un posto dove sono successe tante cose, tante cose che abbiamo fatto anche assieme – ha aggiunto Bersani – Bello venire a Firenze come girare l’Italia con un Pd carico di responsabilità. Questa la patria di Renzi? Non solo di Renzi. Ci vengo volentieri anche perché sto frequentando le feste che si tengono nei grandi capoluogo dove si è fatta la storia della sinistra italiana. Il punto più semplice e piùvero è che questi senatori stanno ponendo un problema dopo la legge elettorale che abbiamo approvato: può essere che in Italia tutto il Parlamento, Camera e Senato, venga fatto in grandissima parte da nominati o scelti a tavolino? Questa è una domanda non banale, non è una domanda di corrente, non è una domanda per salvare le poltrone, è una domanda onesta. Si dice che si vuole discutere, trovare una mediazione, sono d’accordissimo, bisogna trovarla. Attualmente si fa fatica a capire come questa mediazione possa essere fatta senza toccare un articolo che dice totalmente il contrario. Se poi arriva qualcuno che ci spiega come si fa ma la vedo molto complicata».
«Qui tutti per la Fiorentina, la Juventus è la cosa più nazionale che esista» Bersani infine ha anche scherzato su temi calcistici. «A Firenze sono tutti fiorentini, la Juventus invece è la cosa più nazionale che esista perché è un po’ bianco ed un po’ nero. Io voglio bene alla proprietà della Juventus ma mi piacerebbe che tenessero la sede fiscale in Italia e mi farebbe piacere che quando si fanno i complimenti a Marchionne gli si dicesse:’Visto che ci vuoi tanto bene, riporta la sede fiscale in Italia. Perché vuoi avercela in Inghilterra?’».