Sono 40 i ristoranti di Firenze e provincia che hanno aderito all’iniziativa di Fipe Confcommercio e Comieco contro lo spreco alimentare, che prevede la possibilità di portare a casa gli avanzi del cibo ordinato al ristorante. In Italia e a Firenze, la famosa ‘doggy bag’ il contenitore per portare a casa le pietanze, si chiama ‘Rimpiattino’, nome scelto con un concorso nazionale.
Avanzi di vino e cibo da portare a casa Si tratta di due contenitori di cartone: uno pensato per il vino e l’altro per il cibo. A presentare l’iniziativa, che partirà a Firenze nei prossimi giorni, sono stati il vice direttore Fipe Confcommercio nazionale Luciano Sbraga, il presidente Fipe Confcommercio Toscana Aldo Cursano e il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni. La campagna contro lo spreco alimentare è sostenuta dai numeri raccolti dall”ufficio studi Fipe: l’80% dei ristoratori considera rilevante il problema dello spreco, anche se soltanto il 43% di loro propone ai clienti di portare via gli avanzi. Secondo l’indagine, inoltre, i clienti non portano va il cibo soprattutto per una questione di imbarazzo (il 55%), seguita dalla scomodità (19,5%). «Il concetto di portare via gli avanzi – ha commentato Marinoni – non è da ristoranti di basso livello, è tutt”altro che disdicevole porsi un problema di riduzione degli sprechi alimentari». Cursano auspica che con Rimpiattino «portare il cibo a casa diventi di moda. L’obiettivo finale è coinvolgere 30mila ristoranti in Italia, noi qui lo stiamo facendo con grande senso di responsabilità». A breve sarà possibile consultare sul sito Fipe la lista dei ristoranti che hanno adottato Rimpiattino. «Avere 40 già pionieri a Firenze – ha detto Sbraga – è un numero straordinario. Quella contro lo spreco deve diventare una battaglia comune, perché comune è l’interesse».